...ultima salute. fiO Perch' io guardassi in suso; ma io era Già per me stesso tal qual ei voleva; the la mia vista, venendo sincera, E più e più entrava per lo raggio Dell' alta luce che da sè è vera. 55 Da quinci innanzi il mio veder fu maggio Che '1 parlar nostro, ch' a tal vista cede,...

...m'accennava, e sorrideva. Perch'io guardassi in suso; ma io era Già per me stesso tal qual ei voleva: j Che la mia vista venendo sincera*' E più e più entrava per lo raggi» ."' Dell'alta luce che da se è vera. Da. quinci innanzi il mio. veder fu maggiii Già 'I parlai...

...e sorrideva, Perch' io guardassi in suso; ma io era 50 Già per me stesso tal qual ei voleva; Ché la mia vista venendo sincera, E più e più entrava per lo raggio Dell' alla luce, che da se è vera. Da quinci innanzi il mio veder fu maggio 55 Che '1 parlar nostro, ch'...

...guardassi in suso ; ma io era Già per me stesso tal qual ei volea6; Chè la mia vista, venendo sincera, 52 E più e più entrava per lo raggio Dell' alta luce che da se è vera. Da quinci innanzi il mio veder fu maggio 55 . Che il parlar nostro che a tal vista cede,...

...slancia e s' immerge udì" estasi, ove la sua vista si rende più pura e sottile che dianzi, sì che Più e più entrava per lo raggio Dell' alta luce, che da sè è vera. E da questo istante le contemplazione di lui sopravanza alle parole; da eselamarsi, rapito...

...avvicinarsi a Dio = Ed io eh' al fine di luti' i disii- M'appropinquava. 46. YEKIRE SIHCERO - divenire puro = Che la mia vista venendo sincera - E più e più entrava per lo raggio Dell' alta luce che da sé è vera = vale : perocché" la ni» vista , divenendo più acuta , entrava a vedere l).o , il quale « erat...

...Dio = Ed io ch' al fine di tutt' i disii- M'appropinquava. 46. VENIRE SINCERO - divenire puro =. Ché la mia vista venendo sincera - E più e più entrava per lo raggio Dell' alta luce che da sé è vera = vale : perocché la mia vista , divenendo più acuta , entrava a vedere Dio , il quale « erat lux...

...sono le infinite resultanti dalla, moltiplicazione degli scacchi. • \ S XVIII. CANTO XXXHI. v, 52. Che la mia vista, venendo sincera, E più e più entrava per lo raggio Dell' alta luce che da se è vera. Propougo che la virgola dopo il vocabolo sincera si tolga via , e si metla dopo al modo...

...levarsi Più alto verso l' ultima salute. XXXIII. 26. 74 Già per me stesso tal qua! ei voleva; Ché la mia vista, venendo sincera E più e più, entrava per lo raggio Dell' alta luce che da se è vera. (*) Ivi 3^ Da quinci innanzi, dice, il mio vedere fu maggiore di quello che nostra lingua...

...m'accennava, e sorrideva, Perch'io guardassi in suso: ma io era Già per me stesso tal, qual'ei voleva: Ché la mia vista venendo sincera, E più e più entrava per lo raggio Dell'altra luce che da sé è vera. Da quinci innanzi il mio veder fu maggio Che 'I parlar nostro ,...