| Dante Alighieri - 1834 - 392 pages
...avria fallato, nè io soiferto avrei pena ingiustamente; pena, dico, d'esilio e di povertà. Poichè fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza (8), di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale (6) Cioè, è stata qui trovata di consiglio... | |
| Dante Alighieri - 1837 - 272 pages
...non audies ;\L: Melius est... mori,quam indigere. Conv. (I, 3) : Né altri contro a me avria fallalo, né io sofferto avrei pena ingiustamente ; pena, dico,...bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gitlarmi fuori del suo dolcissimo seno. Per le parli quasi tutte alle quali questa lingua si stende,... | |
| Dante Alighieri - 1837 - 832 pages
...audics ,- XL: Melius est ... mori,quam indigere. Conv. (I, 3) : Né altri contro a me avria fallalo, né io sofferto avrei pena ingiustamente ; pena, dico,...cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenta, di gitlarmi fuori del suo dolcissimo seno. Per le parli quasi tutte alle quali questa lingua... | |
| Dante Alighieri - 1837 - 812 pages
...audies ; XL : Melius est... mi>ri,quam indigere.Conv. (I, 3): Né altri contro a me avria fallalo, né io sofferto avrei pena ingiustamente ; pena, dico, d' esilio e di povertà. Poiché Ju piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenxa, di gittarmi fuori... | |
| Giovanni Batista Fanelli - 1837 - 612 pages
...Chè né altri contro me avria fallato : né io sofferto avrei pena ingiustamente . Pena dico ., di esilio e di povertà! Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima Jìglia di Roma , Fiorenza , di gittarmi fuori del suo dolce seno , nel quale nato e nudrito fui fmo... | |
| Ferdinando Arrivabene, Ugo Foscolo - 1838 - 310 pages
...dis|iensatore delr universo che la cagione della mia scusa mai non fosse stata! ché né altri contro me avria fallato , né io sofferto avrei pena ingiustamente , pena , dico , d" esilio e dì povertà; poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza... | |
| Dante Alighieri - 1842 - 522 pages
...dell' universo che la cagione della mia scusa mai non fosse stata ; ché né altri contro me avria fallato, né io sofferto avrei pena ingiustamente, pena dico, d' esilio e di povertà '. » — E il nodo sta , come mai questa invocazione improvvisa, gli fosse suggerita dall' obbligo... | |
| Dante Alighieri - 1842 - 530 pages
...dell' universo che la cagione della mia scusa mai non fosse stata ; ché né altri contro me avria fallato, né io sofferto avrei pena ingiustamente, pena dico, d' esilio e di povertà '. » — E il nodo sta, come mai questa invocazione improvvisa, gli fosse suggerita 'i. iil- obbligo... | |
| Giuseppe Picci - 1843 - 312 pages
...), che la cagione della mia scusa mai non fosse stata! Chè nè altri contro me avria fallato, nè io sofferto avrei pena ingiustamente : pena, dico, d' esilio e di povertà. Poichè fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi... | |
| Paolo Emiliani-Giudici - 1844 - 1254 pages
...avria fallato, nè io sofferto avrei pena ingiustamente; pena, dico, d'esilio e di povertà. Poichè fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori dal suo dolcissimo seno, nel quale nato e nudrilo fui fino al colmo della mi» vita,... | |
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