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" Tal ch' è più grave a chi più s' abbandona : Perchè di provedenza è buon ch' io m' armi Sì che, se luogo m' è tolto più caro, Io non perdessi gli altri per miei carmi. Giù per lo mondo senza fine amaro, E per lo monte del cui bel cacume Gli occhi... "
Dante Alighieri's Leben und Werke - Page 405
by Xaver von Wegele - 1879 - 629 pages
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Opere poetiche di Dante Alighieri, con note di diversi: Vita di Dante Alighieri

Dante Alighieri - 1823 - 522 pages
...non perdessi gli altri per miei carmi. Giù per lo mondo senza fine amaro, E per lo monte del cui bel cacume Gli occhi della mia donna mi levaro, E poscia per lo ciel di lume in lume , Ho io appreso quel che, s' io ridico, A molti fia savor di forte agrume; E s' io al vero son timido amico, Temo di perder...
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La divina commedia, Volume 2

Dante Alighieri - 1823 - 576 pages
...perdessi gli ajtri per miei carmi. Giù per lo mondo senza fine amaro, in E per lo monte del cui bel cacume Gli occhi della mia donna mi levaro , E poscia per lo ciel di lume in lume n5 Ho io appreso quel che , s' io ridico , A molti fia sapor di forte agrume: (1 3) ma (1 4) wol dirittamente...
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Memorie di religione, di morale e di letteratura, Volume 12

1827 - 636 pages
...e la gloria delle virtù contrarie : Giù per lo mondo senza fine amaro, E per lo monte del cui bel cacume Gli occhi della mia donna mi levaro, E poscia per lo ciel di lume in lume Ho io appreso quel che s'io ridico A molti fio, savor di forte agrume. ( Par. xvii. ) II eh. Stracchi, col quale comunicammo...
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Parnaso classico italiano: contenente Dante, Petrarca, Ariosto ..., Volumes 1-4

Angelo Sicca - 1827 - 830 pages
...miei carmi. Giù per lo mondo senza fine amaro, E per lo monte, del cui bel cacunie Gli occhi délia mia Donna mi levaro , E poscia per lo Ciel di lume in lume Ho io appreso quel che, »' io ridico , A molli fia savor di Corle agrume i E , s' io al vero son t¡mido amico , Temo...
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La Divina commedia, Volume 3

Dante Alighieri - 1827 - 408 pages
...provedenza è buon , ch' io m' armi, Sì che se luogo m'è tolto 55 più caro, 011 occhi della mia 59 donna mi levaro, E poscia per lo Ciel di lume in lume, E per lo 58 monte, del cui bel cacume Ho io appreso quel, che s'io ridico, S2 Concittadini. 53 E per...
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Rime profane e sacre di Dante Alighieri: precedute dalla sua biografia e ...

Dante Alighieri - 1830 - 846 pages
...perdessi gli altri per miei carmi. Giù per lo mondo senza fine amaro, E per lo monte, del cui bel cacume Gli occhi della mia donna mi levaro, E poscia per lo ciel di lume in lume Ho io appreso quel, che, s'io ridico, A molti jiit savor di forte agrume:. ' Cacciaguida confortandolo gli risponde : ....
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La Divina Commedia, Volume 2

Dante Alighieri - 1830 - 882 pages
..., .ippclla l'Inferno. i 1 3 1 1 4 lo monte , del cui bel cc.; il monte del Purgatorio, 45a PARADISO Gli occhi della mia Donna mi levaro , E poscia per lo ciel di lume in lume 1 1 5 Ho io appreso quel che, s'io ridico, A molti tia savor di forte agrume; E, s'io al vero son timido...
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La divina commedia, postillata da T. Tasso [ed. by G. Rosini and L.M. Rezzi].

Dante Alighieri - 1830 - 792 pages
...mondo senza fine amaro, E per lo monte , del cui bel cacume Gli occhi della mia donna mi levaro , 1 1 5 E poscia per lo Ciel di lume , in lume , Ho io appreso quel, che s' io ridico , A molti fia savor di forte agrume : n 8 E s'io al vero son timido amico, Temo di...
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Opere poetiche, con note di diversi, Volume 2

Dante Alighieri - 1836 - 516 pages
...non perdessi gli altri per miei carmi. Giù per lo mondo senza fine amaro, E per lo monte del cui bel cacume Gli occhi della mia donna mi levaro, E poscia per lo ciel di lume in lume , Ho io appreso quel che, s' io ridico, A molti fia savor di forte agrume; E s' io al vero son timido amico, Temo di perder...
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Opere poetiche di Dante Alighieri: La Divina Commedia: Purgatorio. Paradiso

Dante Alighieri - 1836 - 522 pages
...non perdessi gli altri per miei carmi. Giù per lo mondo senza fine amaro, E per lo monte del cui bel cacume Gli occhi della mia donna mi levaro, E poscia per lo ciel di lume in lume , Ho io appreso quel che, s' io ridico, A molti fia savor di forte agrume; E s' io al vero son timido amico , Temo di perder...
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