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" Lume non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai, anzi è tenèbra, Od ombra della carne, o suo veneno. Assai t' è mo aperta la latébra, Che t' ascondeva la giustizia viva, Di che facei quistion cotanto crebra, Chè tu dicevi : Un uom nasce... "
La divina commedia, col com. del p. P. Venturi. 3 tom - Page 212
by Dante Alighieri - 1819
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I primi quattro secoli della letteratura italiana: lezioni, Volume 1

Caterina Franceschi Ferrucci - 1873 - 488 pages
...proda veggia il fondo, In pelago non vede: e nondimeno Egli è, ma 'l cela lui l'esser profondo. Lume non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai, anzi è tenèbra, Od ombra della carne, o suo veneno. (Canto xix.) Dante crede che la osservanza delle virtù,...
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La Divina commedia, Volume 3

Dante Alighieri - 1873 - 426 pages
...per entro il mare. In pelago non vede: e nondimeno Egli è; ma'l cela lui l'esser profondo. Lume nqji è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai, anzi è tenèbra, 65 Od ombra della carne, o suo veneno. Assai t' è mo aperta la latebra, Che t'ascondeva...
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Commento alla Divina commedia d'Anonimo Fiorentino del secolo XIV, Volume 3

Cosimo Ceccuti - 1874 - 638 pages
...proda veggia il fondo, In pelago noi vede, e nondimeno Egli è, ma cela lui l'esser profondo. Lume non è, se non vien dal sereno Che non si turba mai, anzi è tenèbra, Od ombra della carne, o suo veneno. Assai t'è mo aperta la latèbra, Che t'ascondeva la...
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La divina commedia

Dante Alighieri - 1875 - 478 pages
...grazia CBianchi1. ln pelagó non vede; e nondimeno Egli è ; ma '1 cela lui l'esser profondo. l, ,nu,' non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai ; anzi è tenèbra, Od ombra delia carne, o sno veneno. Assai t'è mo aperta la lalèbra, Che t'ascondeva la...
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La Civiltà cattolica, Volumes 8-9

1875 - 780 pages
...proda veggi» il fondo, In pelago noi vede; e nondimeno Egli è; ma'l cela lui l'esser profondo. Lume non è se non vien dal sereno Che non si turba mai; anzi è tenebra, Od ombra della carne, o suo veneno. Adunque il sopraintelligibile, che è in Dio, non può...
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Scritti danteschi: ora per la prima volta raccolti e note-volmente ritoccati ...

conte Giovanni Franciosi - 1876 - 364 pages
...dimostrazione del naturale difetto delle umane facoltà, tornò ad affermare con più vivezza : Lume non è , se non vien dal sereno Che non si turba mai, anzi è tenèbra Od ombra della carne , o suo veleno. 1 Dove , se ben si noti , è tacita ammonizione di spiccarci...
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Studi sopra alcuni luoghi della prima cantica della Divina commedia

Giuseppe Frapporti - 1878 - 118 pages
...sua bontate Multiplicata per le stelle spiega, Girando sé sovra sua unitate. Ivi. IL 127—138. Lume non è se non vien dal sereno Che non si turba mai, anzi è tenèbra, Od ombra della carne, o suo veneno, Ivi. XIX. 64—66. A quella luce colai si diventa, Perocché...
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Pensieri e chiose sulla Divina commedia del gondoliere Antonio Maschio

Antonio Maschio - 1879 - 222 pages
...quaggiù è il cieco mondo? sì: cicco, perchè manca la visione di Dio, e come disse il Poeta, vera luce non è se non vien dal sereno che non si turba mai ; dove non godono la visione di Dio sono sempre in tenebre. In questo cerchio sono condannati coloro...
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L'Aristotelismo della scolastica: nella storia della filosofia studi critici

Salvatore Talamo - 1881 - 568 pages
...per difetto della ragione (1) ». Il che ne ricorda i bellissimi versi del sommo Poeta italiano. Lume non è se non vien dal sereno Che non si turba mai, anzi è tenebra Od ombra della carne o suo veleno (2). Ed Enrico di Gand, dopo aver dimostrato che la verità...
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La divina commedia di Dante Alighieri

Dante Alighieri - 1881 - 884 pages
...proda Teglia il fondo. In pelago non vede; e nondimeno Egli è ; ma '1 cela lui l' esser profondo. Lume non è, se non vien dal sereno Che non si turba mai; anzi è tenèbra, «5 Od ombra della carne, o suo veneno. Assai t' è mo' aperta la làtèbra, Che t' ascondeva...
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