Com' occhio per lo mare, entro s' interna : Chè, benchè dalla proda veggia il fondo, In pelago nol vede : e nondimeno Egli è, ma cela lui l' esser profondo. Lume non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai, anzi è tenèbra, Od ombra della... Paradiso - Page 240by Dante Alighieri - 1838Full view - About this book
| Enrico Pessina - 1868 - 316 pages
...indirizzo primo alle cose tutte della vita sul tipo di quella sapienza; perché, secondo dice il Poeta, Lume non è se non vien dal sereno Che non si turba mai, anzi è tenèbra Od ombra della carne o suo veleno (Par. XIX.) L'Imperatore ha per destinazione di aiutare... | |
| Dante Alighieri - 1869 - 870 pages
...o punto. Che, benché dalla proda veggia il fondo. In pelago non vede ; e nondimeno Egli è ; ma '1 cela lui l' esser profondo. Lume non è, se non vien dal sereno Che non si turba mai; anzi è tenèbra, C5 Od ombra della carne, o suo veneno. Assai t' è mo' aperta la làtèbra, Che t' ascondeva... | |
| Karl Witte - 1869 - 542 pages
...di molti altri. — E qui chinò la fronte, E più non disse, e rimase turbato. 53. (Par. XIX, 64.) Lume non è, se non vien dal sereno Che non si turba mai, anzi è tenebra, Od ombra della carne, o suo veleno. Die Lehren der Weltweisen befehden einander, und verwirren, statt... | |
| Dante Alighieri - 1869 - 536 pages
...vel hora nemo seit, ñeque an- scana usa Гй schlello. gell in coelo, ñeque Plllui. —Misma. 22. Lume non è, se non vien dal sereno' Che non si turba mai; anziè tenébra, Od ombra délia carne, o suo veleno. 23. Assai t' è mo aporta la latebra Che t' ascondeva... | |
| 1870 - 1008 pages
...Purg. 28. , Ma luce rende il salmo deleclasli. (2) Turbare, nel proprio senso di intorbidare, Par. 19. Lume non è, se non vien dal sereno Che non si turba mai. la chiarezza non al vedere, ma sì all'oggetto veduto. E qui si accoppia la locuzione Veder chiaramente.... | |
| Lorenzo Schiavi - 1871 - 86 pages
...(I, II, Q. 90, a. 1). Quest' ordine i veduto dalla ragione umana, e non creato dalla stessa • « Lume non è, se non vien dal sereno Che non si turba mai, anzi è tenebra Od ombra della carne e suo veneno » (Parad. XIX, 63). Cosiffatto ordine che deve informare l'atto... | |
| Caterina Franceschi Ferrucci - 1873 - 490 pages
...benché dalla proda veggia il fondo, In pelago non vede: e nondimeno Egli è, ma 'l cela lui l'esser profondo. Lume non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai, anzi è tenèbra, Od ombra della carne, o suo veneno. (Canto xix.) Dante crede che la osservanza delle virtù,... | |
| Cosimo Ceccuti - 1874 - 636 pages
...Che, benche dalla proda veggia il fondo, In pelago nol vede, e nondimeno Egli è, ma cela lui l'esser profondo. Lume non è, se non vien dal sereno Che non si turba mai, anzi è tenèbra, Od ombra della carne, o suo veneno. Assai t' è mo aperta la latèbra, Che t' ascondeva la... | |
| 1875 - 780 pages
...benché dalla proda veggi» il fondo, In pelago noi vede; e nondimeno Egli è; ma'l cela lui l'esser profondo. Lume non è se non vien dal sereno Che non si turba mai; anzi è tenebra, Od ombra della carne, o suo veneno. Adunque il sopraintelligibile, che è in Dio, non può ritrovarsi... | |
| Dante Alighieri - 1875 - 478 pages
...grazia CBianchi1. ln pelagó non vede; e nondimeno Egli è ; ma '1 cela lui l'esser profondo. l, ,nu,' non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai ; anzi è tenèbra, Od ombra delia carne, o sno veneno. Assai t'è mo aperta la lalèbra, Che t'ascondeva la... | |
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