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" Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il... "
Dell'amor patrio di Dante e del suo libro intorno il volgare eloquio: apologia - Page 59
by conte Giulio Perticari - 1824 - 572 pages
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Opere del conte Giulio Perticari di Savignano, patrizio Pesarese ...

conte Giulio Perticari - 1838 - 484 pages
...contro me avria fallato : né io sofferto avrei pena ingiustamente. Pena, dico, d'esilio e di povertà I Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma } Fiorenza , di gittarmi fuori del suo dolce seno , nel quale nato e nodrito fui fino al colmo della mia vita } e nel...
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Il secolo di Dante: commento storico necessario all'intelligenza della ...

Ferdinando Arrivabene, Ugo Foscolo - 1838 - 310 pages
...dis|iensatore delr universo che la cagione della mia scusa mai non fosse stata! ché né altri contro me avria fallato , né io sofferto avrei pena ingiustamente , pena , dico , d" esilio e dì povertà; poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza...
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La Commedia di Dante Allighieri: Discorso sul testo e su le opinioni diverse ...

Dante Alighieri - 1842 - 522 pages
...dell' universo che la cagione della mia scusa mai non fosse stata ; ché né altri contro me avria fallato, né io sofferto avrei pena ingiustamente, pena dico, d' esilio e di povertà '. » — E il nodo sta , come mai questa invocazione improvvisa, gli fosse suggerita dall' obbligo...
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La Commedia di Dante Allighieri: Discorso sul testo e su le opinioni diverse ...

Dante Alighieri - 1842 - 530 pages
...dell' universo che la cagione della mia scusa mai non fosse stata ; ché né altri contro me avria fallato, né io sofferto avrei pena ingiustamente, pena dico, d' esilio e di povertà '. » — E il nodo sta, come mai questa invocazione improvvisa, gli fosse suggerita 'i. iil- obbligo...
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I luoghi più oscuri e controversi della Divina commedia di Dante, dichiarati ...

Giuseppe Picci - 1843 - 312 pages
...), che la cagione della mia scusa mai non fosse stata! Chè nè altri contro me avria fallato, nè io sofferto avrei pena ingiustamente : pena, dico, d' esilio e di povertà. Poichè fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi...
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Storia delle belle lettere in Italia

Paolo Emiliani-Giudici - 1844 - 1254 pages
...avria fallato, nè io sofferto avrei pena ingiustamente; pena, dico, d'esilio e di povertà. Poichè fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori dal suo dolcissimo seno, nel quale nato e nudrilo fui fino al colmo della mi» vita, e nel quale,...
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Stories from the Italian Poets: With Lives of the Writers, Volume 1

Leigh Hunt - 1846 - 444 pages
...dell' universo, che la cagione della mia scusa mai non fosse stata ; che né altri contro a me avrìa fallato, né io sofferto avrei pena ingiustamente...piacere de' cittadini della bellissima e famosissima f1glia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui sino...
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Sulla veritá delle dottrine perticariane nel fatto storico della lingua: dubbi

conte Giovanni Galvani - 1846 - 396 pages
...né altri contro a me avria fallato , nò io sofferto avrei pena ingiustamente; pena, dico, d'esilio e di povertà. Poiché fu piacere de' cittadini della...famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno per le parti quasi tutte alle quali questa lingua si stende, peregrino,...
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Stories from the Italian Poets: With Lives of the Writers

Leigh Hunt - 1846 - 460 pages
...del1' universo, che la cagione della mia scusa mai non fosse stata ; che nè altri contro a me avria fallato, né io sofferto avrei pena ingiustamente ; pena, dico, d' esilio e di poverta. Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza,...
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La divina comedia: cenni critici

Luigi Picchioni - 1846 - 536 pages
...che la cagione della mia scusa mai non fosse stata: chè nè altri contro a me avria fallato , nè io sofferto avrei pena ingiustamente :, pena , dico , d' esilio e di povertà. Poichè fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi...
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