Per l'universo penetra, e risplende In una parte più, e meno altrove. Nel ciel, che più della sua luce prende, Fu... La Divine Comédie - Page 3by Dante Alighieri - 1855 - 495 pagesFull view - About this book
| Dante Alighieri - 1875 - 478 pages
...meno altrove. Nei ciel che più delia sua luce prende Fu'io, e ridi cose che ridire .V sa, nè p nú qual di lassù discende; Perchè, appressando sè...intelletto si profonda tanto, Che retro -la memoria non puó ire. Veramente quant'io del regno santo Nella mia mente potei far tesoro, Sarà ora materia del... | |
| 1875 - 664 pages
...gloria di colui che lutto mu»ve, Per l'universo penetra, e risplende In una parte più, e meno altrove, Nel ciel, che più della sua luce prende, Fu' io, e vidi cose che ridire Né sa né può qual di lassù discende , Perché, appressando sé al suo disire Nostro intelletto... | |
| 1880 - 562 pages
...prende Fu' io, e vidi cose ehe ridire Ne sä, ne puö chi di lassü discende; Perche, appressando se al suo disire, Nostro intelletto si profonda tanto, Che retro la memoria non puö ire. Veramente quant ' io del regno Santo Nella mia mente potei far tesoro, Sara ora materia del... | |
| Giuseppe Ricciardi - 1879 - 408 pages
...oscuri, e scusare i difetti, anzichè farli notare, quasichè si trattasse d'uno scrittore infallibile. Nel ciel che più della sua luce prende ; Fu' io, e vidi cose che ridire Nè sa, nè può qual di lassù discende ; La gloria di colui che tutto muove Per l' universo penetra, e risplende... | |
| Vincenzo Monti - 1879 - 524 pages
...quel dottoresco sappia il Lombardi è affatto fuor di proposito. PARADISO CANTO I. Dante v. 7. — Perchè, appressando sè al suo disire, Nostro intelletto si profonda tanto, Che retro la memoria non può ire. Biagioli. — La parola, che retro la memoria non può ire, non vuol dire che la memoria... | |
| Giovanni Andrea Scartazzini - 1880 - 46 pages
...Instit. II, 2). E l'Aquinate (Sum. th. PI qu. Vill. art. 1): Deus est in omnibus rebus sicut agens Nel ciel che più della sua luce prende Fu' io; e vidi cose che ridire Né sa, né può qual di lassù discende. naturam : et sic est ubique potenlialiter, prasentialiter,... | |
| Dante Alighieri - 1881 - 884 pages
...gloria di Colui, che tutto muove, Per l'universo penetra, e risplende In una parte più, e meno altrove. Nel ciel, che più della sua luce prende, Fu' io, e vidi cose, che ridire B 1,3. La gloria di Dio, creatore e con(erralore di tutte le cose, ci diffonde per l'universo, ec.... | |
| 1881 - 810 pages
...colui che tulio muove, Per l'universo penetra, e risplende In una parie più e meno altrove. Nel eie! che più della sua luce prende, Fu' io, e vidi cose, che ridire Né sa nò può qual di lassù discende ; Perché appressando sé al suo desire, Nostro intelletto... | |
| Dante Alighieri - 1881 - 326 pages
...alla sua ultima perfozione, per la immediata manifostazione della divina Essenza. Perché, appressande sè al suo disire, Nostro intelletto si profonda tanto, Che retro la memeria non può ire. Veramente, quant'io del regno santo 10 Nella mia mente potei far tesoro, Sarà... | |
| Pier Giacinto Giozza - 1885 - 302 pages
...stessa Nel ciel che più della sua luce prende, Fu' io, e vidi cose che ridire Nè sa, nè può chi di lassù discende; Perchè, appressando sè al suo...intelletto si profonda tanto Che retro la memoria non può ire. Par. I. 4-9. Quindi è riconosciuto impossibile dal poeta ricordare e ripetere esattamente... | |
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