| Dante Alighieri - 1842 - 536 pages
...proda veggia il fondo, In pelago nol vede: e nomlimeno Egli è, ma cela lui Г esser profondo. Lnnie non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai, anzi è tcnébra, Od ombra délia carne, o suo veneno. Assai Г è mo aperta la latebra, Che t' ascondeva la... | |
| Dante Alighieri - 1843 - 854 pages
...dalla proda veggia il fondo , In pelago nol vede : e nondimeno Egli è , ma cela lui l' esser profondo. Lume non è , se non vien dal sereno , Che non si...mai, anzi è tenèbra, Od ombra della carne , o suo veneno. Assai t' è mo aperta la latèbra, Che tu dicevi: un uom nasce alla riva Dell' Indo , e quivi... | |
| Dante Alighieri - 1843 - 1012 pages
...dalla proda veggia il fondo, In pelago noi vede, e nondimeno Egli è. ma cela lui l'esser profondo. 63 Lume non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai, anzi è tenèbra., O ombra della carne, o suo veleno. 66 ^ Assai l'è mo aperta la làtèbra, Che t'ascondeva la giustizia... | |
| Dante Alighieri - 1843 - 1006 pages
...dalla proda veggia il fondo, In pelago nol vede, e nondimeno Egli è, ma cela lui l'esser profondo. 63 Lume non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai, anzi è tenèbra, O ombra della carne, o suo veleno. 66 Assai l'è mo aperta la latèbra, Che l'ascondeva la giustizia... | |
| Dante Alighieri - 1844 - 484 pages
...proda veggia il fondo, In pelago * noi vede : e nondimeno Egli è , ma cela lui l' esser profondo s. Lume non è , se non vien dal sereno , Che non si...è tenèbra , Od ombra della carne , o suo veleno. Assai t' è mo aperta la latèbra 6 , Che t' ascondeva la giustizia viva , Di che facei quistion cotanto... | |
| Antonio Cesari - 1845 - 676 pages
...ragione giustissima , ma occulta al nostro vedere. Ma udite come rincalzi questo argomento il Poeta : Lume non è, se non vien dal sereno Che non si turba...mai, anzi è tenèbra , Od ombra della carne, o suo veneno. Vale in sentenza: II fonte della vera sapienza è la Mente divina : e pertanto , se il nostro... | |
| Antonio Buttura - 1845 - 816 pages
...proda veggia il fondo, In pelago nol vede : e nondimeno Egli é, ma cela lui Г essor profondo. Lumc Tancredi : or ti sovvegna, Saggio signor, chi sia R ami è tenebra, Od ombra délia carne o suo veneno. Assai t' è mo apcrta la latebra Che t' ascondeva... | |
| Luigi Picchioni - 1846 - 536 pages
...misericordioso imaginata (4), diessi l' Alighieri a speculare, scordandosi per sua mala ventura, che 64 Lume non è , se non vien dal sereno Che non si turba mai , anzi è tenèbra , Ed ombrii della carne o suo veneno. Farad., XIX. (1) Salmo LXXXIII, v. 6-7. (a) Vedi pag. io4 e i34(3)... | |
| Dante Alighieri - 1847 - 254 pages
...dalla proda veggia il fondo, In pelago nol vede, e nondimeno Egli è, ma cela lui l'esser profondo. 63 Lume non è, se non vien dal sereno , Che non si turba mai, anzi è tenèbra, O ombra della carne, o suo veleno. 66 Assai t'è mo aperta la latèbra, Che t'ascondeva la giustizia... | |
| 1848 - 426 pages
...dalla proda veggia il fondo, In pelago nol vede, e nondimeno Egli è, ma cela lui 1' esser profondo. Lume non è, se non vien dal sereno Che non si turba mai, anzi è tenebra, 65 Od ombra della carne, o suo veneno. * Assai I.' è mo aperta la latebra, Che t' ascondeva... | |
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