 | Jan Swango Emerson, Hugh Feiss - 2000 - 390 pages
...vista nova: veder voleva come si convenne l'imago al cerchio e come si s'indova; ma non eran da cio le proprie penne: se non che la mia mente fu percossa da un fulgore in che sua voglia venne. A l'alta fantasia qui manco possa; ma già volgeva il mio disio e '1 velle, si come rota ch'igualmente... | |
 | Giuseppe Ledda - 2002 - 382 pages
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 | Eva Hölter - 2002 - 360 pages
...vista nova: veder voleva come si convenne l'imago al cerchio e come vi s'indova; ma non eran da ciö le proprie penne: se non che la mia mente fu percossa da un fulgore in che sua voglia venne. A l'alta fantasia qui mancö possa; ma giä volgeva il mio disio e 'l velle, si come rota ch'igualmente... | |
 | Antonio Gagliardi - 2002 - 312 pages
...senza l'intervento diretto di Dio. veder voleva come si convenne l'imago al cerchio e come vi s'indova; ma non eran da ciò le proprie penne: se non che la mia mente fu percossa da un fulgor in che in sua voglia venne. ivi, 137-141. L'uomo può giungere alla visione divina ma non senza... | |
 | Teodolinda Barolini - 2003 - 386 pages
...a fondere la narratività in un'approssimazione testuale dell'igualmente verso cui ci affrettiamo: "ma non eran da ciò le proprie penne: / se non che...percossa / da un fulgore in che sua voglia venne" (w. 139-141). Un altro "salto" awiene quando il poeta parla un'ultima volta del suo fallimento poetico... | |
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