 | John Welles Lucas Lucas (St.) - 1912 - 580 pages
...mai ; Son teco, e non mi fai Nè pena nè piacer. Di tua beltà ragiono, Nè intenerir mi sento ; I torti miei rammento, E non mi so sdegnar. Confuso...Parlami in volto umano ; II tuo disprezzo è vano, E vano il tuo favor; Chè più l'usato impero Quei labbri in me non hanno ; Quegli occhi più non sanno... | |
 | Francesco Torraca - 1914 - 698 pages
...sentó ; i torti miei rammento, e non mi so sdegnar. METRO METASTASIO Confuso piú non sono q uando mi vieni appresso : col mio rivale istesso, posso, di te, parlar. Volgimi il guardo altero, parlara! ia volto цтапо, il tuo disprezzo è vaao, è vano il tuo favor; che piú l'usato impero... | |
 | Stendhal - 1814 - 600 pages
...ni plaisir. LETTRES SUR MÉTASTASE 361 Di tua beltà ragiono, Ne intenerir mi sento ; I torti miel rammento, E non mi so sdegnar. Confuso più non sono Quando mi vieni oppressa ; Col mio rivale istesso Posso di te parlar. Volgimi il guardo altero, Parlami in voîto umano... | |
 | Alessandro D'Ancona, Orazio Bacci - 1925 - 690 pages
...ragiono, Né intenerir mi sento; I torti miei rammento, E non mi so sdegnar. Confuso più non sonoQuando mi vieni appresso: Col mio rivale istesso Posso di...umano; II tuo disprezzo è vano, È vano il tuo favor; Che più 1' usato impero Quei labbri in me non hanno; Quegli occhi più non sanno La via di questo... | |
 | Stendhal - 1928 - 472 pages
...mai ; Son teco, e non mi fai Nè pena, nè piacer. Di tua beltà ragiono, Ne intenerir mi sento ; I torti miei rammento, E non mi so sdegnar. Confuso...Parlami in volto umano ; II tuo disprezzo è vano, E vano il tuo favor. Che più l'usato impero Quei labbri in me non hanno ; Je m'éloigne de toi, sans... | |
 | Stendhal - 1993 - 360 pages
...1733. Son teco, e non mi fai Né pena, né piacer. Di tua beltà ragiono, Né intenerir mi sento; I torti miei rammento, E non mi so sdegnar. Confuso...Parlami in volto umano; II tuo disprezzo è vano, E vano il tuo favor. Che più l'usato impero Quei labbri in me non hanno; Quegli occhi più non sanno... | |
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Né intenerir mi sento; I torti miei rammento, E non mi so sdegnar. Confuso più non sono Quando mi vieni appresso; Col mio rivale istesso Posso di te parlar. Volgimi il guardo altero, Parlami in volto umano... 
