La Commedia di Dante AllighieriRivington, 1890 - 500 pages |
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... piè della ripa ed essa , in traccia Correan Centauri armati di saette , Come solean nel mondo andare a caccia . Vedendoci calar ciascun ristette , E della schiera tre si dipartiro Con archi ed asticciuole prima elette : E l ' un gridò ...
... piè della ripa ed essa , in traccia Correan Centauri armati di saette , Come solean nel mondo andare a caccia . Vedendoci calar ciascun ristette , E della schiera tre si dipartiro Con archi ed asticciuole prima elette : E l ' un gridò ...
Page 56
... piè dei morti . E il mio buon Duca , che già gli era al petto Dove le duo nature son consorti , Rispose Ben è vivo , e sì soletto Mostrarli mi convien la valle buia : Necessità il c ' induce , e non diletto . Tal si partì da cantare ...
... piè dei morti . E il mio buon Duca , che già gli era al petto Dove le duo nature son consorti , Rispose Ben è vivo , e sì soletto Mostrarli mi convien la valle buia : Necessità il c ' induce , e non diletto . Tal si partì da cantare ...
Page 59
... Piè con artigli , e pennuto il gran ventre : Fanno lamenti in su gli alberi strani . Lo buon Maestro : Prima che più entre , Sappi che sei nel secondo girone , Mi cominciò a dire , e sarai , mentre Che tu verrai nell ' orribil sabbione ...
... Piè con artigli , e pennuto il gran ventre : Fanno lamenti in su gli alberi strani . Lo buon Maestro : Prima che più entre , Sappi che sei nel secondo girone , Mi cominciò a dire , e sarai , mentre Che tu verrai nell ' orribil sabbione ...
Page 63
... piè del tristo cesto : Io fui della città che nel Batista Mutò il primo patrono : ond ' ei per questo Sempre con l'arte sua la farà trista : E se non fosse che in sul passo d ' Arno Rimane ancor di lui alcuna vista ; Quei cittadin , che ...
... piè del tristo cesto : Io fui della città che nel Batista Mutò il primo patrono : ond ' ei per questo Sempre con l'arte sua la farà trista : E se non fosse che in sul passo d ' Arno Rimane ancor di lui alcuna vista ; Quei cittadin , che ...
Page 64
... piè di Caton già soppressa . O vendetta di Dio , quanto tu dei Esser temuta da ciascun che legge Ciò che fu manifesto agli occhi miei ! D ' anime nude vidi molte gregge , Che piangean tutte assai miseramente , E parea posta lor diversa ...
... piè di Caton già soppressa . O vendetta di Dio , quanto tu dei Esser temuta da ciascun che legge Ciò che fu manifesto agli occhi miei ! D ' anime nude vidi molte gregge , Che piangean tutte assai miseramente , E parea posta lor diversa ...
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Common terms and phrases
Acheronte alcun Allor altra altrui ambo amor anima appresso Arno aspetto assai avarizia avea Barbariccia beato Beatrice buon CANTO CANTO VII CANTO XXXI cerchio ch'è Chè ciascun ciel colui cominciò convien cotal cotanto credo CRISTO dico dietro dinanzi disio disiri dissi divina dolce Donna dritto drizzò Duca eterno facea fece fiamma Flegias foco fummo gente Gerion giro giuso gridò guarda Indi inferno innanzi Jacopo Rusticucci laggiù lascia Latona leva lieta loco luce lume Maestro maraviglia mente mondo monte mortal mosse mostra occhi omai parea parlar parole passi Perocchè petto piange pianta Piccarda picciol piè poco Poscia prego pria puote quei quinci Quivi raggio ragion retro rispose rota santa senti Sì ch spira spirto stella surge suso Tebe terra tosto trista vedea veder vedi vedrai veggio venir vidi Virgilio virtù viso vista volse volto
Popular passages
Page 486 - IN forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue CRISTO fece sposa ; Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s'- adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna.
Page 13 - PER me si va nella città dolente, Per me si va nell' eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore : Fecemi la divina potestate, La somma sapienza e il primo amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne, ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi eh' entrate ! Queste parole di colore oscuro Vid' io scritte al sommo d' una porta : Perch' io : Maestro, il senso lor m
Page 125 - Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza. Li miei compagni fec' io sì acuti, Con quest' orazion picciola, al cammino, Che appena poscia gli avrei ritenuti. E, volta nostra poppa nel mattino, De' remi facemmo ale al folle volo, Sempre acquistando del lato mancino.
Page 317 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 246 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 337 - Per l' universo penetra, e risplende In una parte più, e meno altrove. Nel ciel che più della sua luce prende Fu...
Page 315 - ... l'occhio la sostenea lunga fiata: così dentro una nuvola di fiori, che dalle mani angeliche saliva e ricadeva in giù dentro e di fuori, 30 sopra candido vel cinta d'oliva, donna m'apparve sotto verde manto vestita di color di fiamma viva. E lo spirito mio che già cotanto tempo era stato, che alla sua presenza...
Page 463 - Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva Per la propria virtù che la sublima, Fee' io in tanto, in quanto ella diceva, Stupendo ; e poi mi rifece sicuro Un disio di parlare, ond...
Page 467 - Non fu la sposa di Cristo allevata Del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, Per essere ad acquisto d...
Page 456 - SE mai continga che il poema sacro, Al quale ha posto mano e cielo e terra, Sì che m