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La lingua italiana nasce più tardi di tutte l'altre lin
gue del Mezzodi.
Fac.
Essa comincia a formarsi alla corte de' Re di Sicilia. "
La versificazione siciliana si forma sul modello della
provenzale.
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La lingua della corte di Sicilia diventa popolare in
Toscana.
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ivi
Il genio di Dante fa tutto a un tratto salire la lin-
gua italiana ad una grandezza impreveduta.
Grandi progressi che avea fatto a' tempi di Dante
la teologia scolastica.
Dante s'accigne a cantare i tre regni de' Morti.
Magnifico incominciamento dell'Inferno.
Dimora de' saggi e de' giusti del paganesimo.
Francesca da Rimino.
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Supplizj de' dannati, che crescono di cerchio in
cerchio.
Dante nel suo viaggio interessa il lettore.
Suo mirabile talento di dipignere.
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Il disegno generale di questo mondo invisibile è gran-
de e sublime.
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Il Purgatorio è il rilievo dell'Inferno, ed anche il
Paradiso è delineato sovra un medesimo disegno. »
De Sismondi, vol. I.
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Passaggio di Dante al Purgatorio.
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L'interesse diminuisce in questa seconda parte del
suo poema.
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Grandi personaggi che risvegliano l'attenzione. Man- fredi di Sicilia.
Sordello di Mantova.
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Bella invettiva contro l'Italia e contro gl'Imperadori
di Germania.
Invettiva di Ugo Capeto contro i suoi discendenti.
Supplizj proporzionati, nel purgatorio, ai sette pec-
cati capitali.
Paradiso terrestre; incontro di Beatrice.
Dante s'innalza al cielo.
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La cessazione d'ogni desiderio ne' Beati finisce di
render freddo il poema,
Consigli e profezie di Cacciaguida degli Elisei, uno
degli antenati di Dante.
Invenzione e vantaggi della terza rima in cui è scrit-
to il poema di Dante.
CAPITOLO II.
Influenza di Dante sopra il suo secolo. PETRARCA.
Dante, nel genere nuovo da lui creato, non deb-
b'essere giudicato se non conforme alle regole
ch'egli si prefisse.
Epilogo della Vita di Dante.
Gloria di Dante alla sua morte, e numerosi comenti
Spirito sottile, gonfiezza e affettazione de' poeti di quell'epoca.
Il Petrarca diventa come il vincolo di tutta la lettera-
tura europea.
Le sue poesie liriche sono meno importanti dello spirito d'erudizione ch'egli impresse al suo
colo.
se-
Fac. 53
Perchè la poesia lirica ha bisogno di maggior armo-
nia e di maggior freno.
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Gl'Italiani sostituiscono all'ode antica il sonetto e la canzone.
Regole del sonetto, e loro influenza sullo spirito della
poesia italiana.
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I sonetti hanno sviluppato il gusto de' concettini.
Essi hanno contribuito per altro a purgare la lingua
ed a perfezionare la versificazione.
Il Petrarca, non che s'inorgoglisca delle sue poesie
liriche, ma sembra anzi che n'abbia rossore. 58
Suo lungo amore per Laura, e purezza di questo
amore.
Spirito affettato che il Petrarca sostituisce al senti-
mento; difetti delle sue poesie.
Alcuni esempi de' suoi sonetti durante la vita di
Laura.
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De' sonetti che fece il Petrarca dopo la morte di
Seconda forma de' componimenti lirici del Petrarca,
cioè le canzoni.
Caratteri differenti dell'ode romantica, o canzone,
e dell'ode classica.
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Poesie allegoriche del Petrarca, intitolate Trionfi. 69
Scritti latini del Petrarca, ond'egli si confidava
d'avere assicurata la sua fama.
Vera grandezza del Petrarca; suo entusiasmo pel Bello
antico, ch' egli comunica al suo secolo.
BOCCACCIO.
CAPITOLO III.
Letteratura italiana alla fine del secolo XIV
e durante il secolo XV.
Superiorità de' tre grandi genj che produsse l'Italia
nel secolo XIV, sopra tutti i loro contemporanei. Fac. 75
italiana creata dal Boccaccio.
La
prosa
Notizie sulla vita del Boccaccio (1313-1375).
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Carattere del Decamerone, o Raccolta delle sue No-
velle.
Cornice altamente seria in cui l'autore colloca un
disegno scherzevole.
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Fiammetta del Boccaccio; romanzo in cui l'amore
si esprime con linguaggio passionatissimo.
Mescolanza delle due mitologie, pagana e cristiana,
nella Fiammetta.
Medesima mescolanza nel Filocopo, romanzo caval-
leresco del Boccaccio.
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11 Boccaccio fu il primo che tentò l'epopeja in Ita-
lia; sua Teseide; suo. Filostrato.
Egli è l'inventore dell'ottava rima, o stanza epica
de' popoli del Mezzodì.
Le opere latine del Boccaccio estesero la cognizione
dell'Antichità.
Il Boccaccio ed il Petrarca comunicarono al loro se-
colo quell'entusiasmo per gli Antichi, che mutò
il gusto, non meno che gli studi dell'Europa. "
11 Boccaccio fe' risorgere lo studio del greco, ch'era
abbandonato.
Grandi Istorici del secolo XIV; i Villani.
Poeti incoronati; Zanobi da Strada, e Coluccio Sa-
lutato.
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Franco Sacchetti, imitatore del Boccaccio; indole
delle sue Novelle.
Fac. 94
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Poeti allegorici; Fazio degli Uberti, e Federigo
Frezzi.
Lo studio dell'Antichità fece per tutto un secolo re- trogradare la lingua e la letteratura.
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Zelo di tutti i governi per le lettere, durante il se-
colo XV, così sterile per la letteratura italiana, "
L'invenzione della stampa, conseguenza dell' ardore
universale per lo studio degli Antichi.
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Notizie sopra gli eruditi, che, durante il secolo XV,
furono alla testa della repubblica letteraria.
Guarino di Verona (1370-1460); sue fatiche per
raccogliere manoscritti greci.
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Giovanni Aurispa, siciliano (1369-1460 ); sue tradu-
zioni e sue lezioni.
Ambrogio Traversari, olivetano (1386-1439), il
pacificatore de' dotti.
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Leonardo Bruni d'Arezzo (1369-1444), Istorico di
Firenze.
Poggio Bracciolini (1380-1459); sue fatiche per
agevolare lo studio dell'Antichità.
Sue contese indecenti e ingiuriose con altri eruditi
del medesimo tempo.
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Francesco Filelfo (1398-1481); sua celebrità, suo
orgoglio eccessivo, e sua irritabilità.
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Lorenzo Valla (1399-1457); sue opere d'istoria,
letteratura, filosofia, ec.
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Mancanza totale di gusto, d'eloquenza e di poesia
presso gli uomini più celebri del secolo XV.
Lorenzo de' Medici, ristauratore della poesia italiana (1448-1492).
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