LA DIVINA COMMEDIA DI DANTE ALIGHIERI GIUSTA LA LEZIONE DEL CODICE BARTOLINIANO CON UN DISCORSO PRELIMINARE INTORNO ALL' AUTORE AGGIUNTE VI LE VARIANTI LEZIONI DEL TESTO APPROVATO DAGLI ACCADEMICI PRESSO BERNARDO TAUCHNITZ. LIPSIA 1853. DISCORSO PRELIMINARE. Lo scrivere intorno alla vita ed alle opere di uomini elevati, la cui sapienza e virtù già per lungo giro di molti secoli a gloria debita s' accompagnano, richiede a' tempi nostri cautela grande: poichè, non esiguo essendone il numero di valenti e degni illustratori, non basta con solennità di panegirici voler al merito tributare quegli encomj, che dagli anellanti petti d' infiniti ammiratori traboccano di continuo; o con cieca jattanza presumere di sparger nuova luce sopra gl' imperscrutabili prodotti di sì meravigliosi ingegni, mentr' essa forse già sfavillò dalle indefesse e faticose indagini d'altrui: ma uopo è industriarsi a fornir il leggitore di tali presidj, che per avventura gli mancano ancora, e tuttavia richiesti sono per introdurlo a più profonda intelligenza degli arcani, che quelle pagine sacre, nostro lucroso retaggio, possano alle volte rinchiudere: lunga e malagevole impresa, di cui e studio ed arte non sempre aggiungono il fine. Or di questa cautela ci possiam noi affrancare in parte, non essendo intenzion nostra di corredare il presente volume d' un comento rischiarante il poema sacro A cui ha posto mano e cielo e terra 1; il soggetto, sul quale si aggirarono le nostre deboli cure, 1 Parad. C. XXV. v. 1. |