Segnato è or da voi lo mio cervello. Che più la perde quanto più s' aiuta? Distar cotanto, quanto si discorda Cotesta oblivion chiaro conchiude Le mie parole, quanto converrassi Quelle scovrire alla tua vista rude. E più corrusco, e con piu lenti passi, Teneva il Sole il cerchio di merigge, Che qua e là, come gli aspetti, fassi, Quando s' affisser, sì come s' affigge Chi va dinanzi a schiera 1 per iscorta, Se truova novitate in sue vestigge, 85 90 95 100 105 Che va dinanzi a gente Le sette donne al fin d' un' ombra smorta, Che acqua è questa che qui si dispiega La bella Donna: Questo, ed altre cose E Beatrice: Forse maggior cura, Che spesse volte la memoria priva, Fatto ha la mente sua negli occhi oscura. Ma vedi Eunoè che là deriva: Menalo ad esso, e, come tu se' usa, La tramortita sua virtù ravviva. Com' anima gentil che non fa scusa, 2 Ma fa sua voglia della voglia altrui, Tosto com'è per segno fuor dischiusa; Così, poi che da essa preso fui, La bella Donna mossesi, ed a Stazio Donnescamente disse: Vien con lui. S'io avessi, lettor, più lungo spazio 110 115 120 125 130 135 I Queste ed altre cose t Tosto ch' ell' è per segno Da scrivere, io pur cantere' in parte Lo dolce ber che mai non m'avria sazio; Ma perchè piene son tutte le carte Ordite a questa Cantica seconda, Non mi lascia più ir lo fren dell' arte. Io ritornai dalla santissim' onda Rifatto sì, come piante novelle 140 Puro e disposto a salire alle stelle. 145 |