Difesa di Francesco PetrarcaLe Monnier, 1902 - 172 pages |
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abbia imitato afferma alcuni Alighieri amanti Amore anima assai avesse avrebbe Bacchilide Barberino Beatrice Boccaccio Bull canto canz canzone Carducci Carlo Cipolla Cesareo ch'io ché Chiaro Davanzati cielo Cipolla Commedia confronti credo critici d'Am d'amore Dante dantesco detto DIFESA DI FRANCESCO Dino Frescobaldi dolce dolore donna Eneide esempio fonte Fracassetti Francesco da Barberino FRANCESCO PETRARCA frase imitazione del dantesco imitò Dante innanzi invece Lamma Lapo Gianni latino Laura Lett lodi luogo del Petrarca Massinissa medesimo mente Moschetti Nannucci Nolhac Nuova occhi Ovidio parla parole pensiero Petrarca abbia Petrarca dice petrarchesco piange pietà poesia poeti Proto provenzali Purg ragione Rass resto ricorda Rime bol Rime di Cino Scarano Scarano Invidia scritto scrive segg sentimento simile soave e piana Sofonisba somiglianza sonetto Studî Studio sui Trionfi tèsi trarca Ulisse veder vedere vero viaggiare Virgilio volgare Zingarelli
Popular passages
Page 92 - Io mi son un che, quando Amor mi spira, noto, ed a quel modo Che ditta dentro, vo significando.
Page 103 - ... l'occhio la sostenea lunga fiata : così, dentro una nuvola di fiori, che dalle mani angeliche...
Page 61 - ... nel suo volto veder parme vera pietà con grave dolor mista, ed udir cose onde '1 cor fede acquista che di gioia e di speme si disarme. «Non ti soven di quella ultima sera» dice ella «ch'i' lasciai li occhi tuoi molli, e sforzata dal tempo .me n'andai? I...
Page 44 - Più di mille fiate" ira dipinse il volto mio, ch'Amor" ardeva il core, ma voglia" in me ragion già mai non vinse. Poi, se vinto ti vidi dal dolore, drizzai in te gli occhi allor soavemente, 105 salvando la tua vita e '1 nostro onore.
Page 109 - Io fui radice della .mala pianta, Che la terra cristiana tutta aduggia Si, che buon frutto rado se ne schianta.
Page 131 - Dante , perché Virgilio se ne vada , Non pianger anco , non pianger ancora ; Che pianger ti convien per altra spada.
Page 55 - Volgendo gli occhi al mio novo colore che fa di morte rimembrar la gente, pietà vi mosse; onde, benignamente salutando, teneste in vita il core. La traile vita ch'ancor meco alberga, fu de' begli occhi vostri aperto dono, et de la voce angelica soave.
Page 34 - Ben cominciai, allor che pria m'avvenne che della neve nacque ardente foco, a dir di lei alquanto in rima e in prosa, ma un pensier discreto mi ritenne : veggendo lei da molto e me da poco, puosi silenzio alla mente amorosa. Rimase il foco chiuso, e sanza posa e...
Page 44 - n te gli occhi allor soavemente, Salvando la tua vita e '1 nostro onore. E se fu passion troppo possente, E la fronte e la voce a salutarti Mossi or timorosa ed or dolente. Questi fur teco mie 'ingegni e mie arti; Or benigne accoglienze ed ora sdegni : Tu '1 sai, che n'hai cantato in molte parti.
Page 149 - Re veggendo il periglio degli altri ei molti guai dei feriti d'attorno, vèr la Reina prega del partire. Allor la gente si mise a seguire chi col cor fesso e chi col petto averto, chi in altra guisa ferito e percosso. In caso tale à paura la donna; prendersi volse alla vesta regale. Amor le die