Filosofia e diritto: discorsi varii

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Stabilimento Tipografico dei Classici Italiani, 1868 - 297 pages
 

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Page 66 - Sì tosto come in su la soglia fui di mia seconda etade, e mutai vita, questi si tolse a me. e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, e bellezza e virtù cresciuta m'era, fu...
Page 66 - Fu' io a lui men cara e men gradita ; E volse i passi suoi per via non vera, Immagini di ben seguendo false Che nulla promission rendono intera; Né l'impetrare spirazion mi valse, Con le quali ed in sogno ed altrimenti Lo rivocai ; sì poco a lui ne calse. Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai l'uscio de' morti, Ed a colui che l'ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon pòrti.
Page 61 - Tu, perché non ti facci maraviglia, pensa che 'n terra non è chi governi, onde si svi'a l'umana famiglia. Ma prima che gennaio tutto si sverni per la centesma ch'è là giù negletta, raggeran sì questi cerchi superni, che la Fortuna che tanto s'aspetta le poppe volgerà u' son le prore, sì che la classe correrà diretta e vero frutto verrà dopo il fiore».
Page 35 - E quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle ; Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà centra te; ma poco appresso Ella, non tu, n
Page 77 - Lume non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai, anzi è tenèbra, Od ombra della carne, o suo veneno. Assai t' è mo aperta la latébra, Che t' ascondeva la giustizia viva, Di che facei quistion cotanto crebra, Chè tu dicevi : Un uom nasce alla riva Dell...
Page 41 - Molte fiate già pianser li figli Per la colpa del padre, e non si creda Che Dio trasmuti 1
Page 86 - Faccian le bestie Fiesolane strame Di lor medesme , e non tocchin la pianta ; S' alcuna surge ancor nel lor letame, In cui riviva la sementa santa Di quei Roman , che vi rimaser, quando Fu fatto 'I nidio di malizia tanta. Se fosse pieno tutto 'I mio dimando , Risposi lui, voi non sareste ancora Dell'umana natura posto in bando : Che in la mente m...
Page 49 - Dall' altra parte in fuor troppo s' approda. Maledetta sie tu, antica lupa, Che più che tutte l' altre bestie hai preda, Per la tua fame senza fine cupa ! O ciel, nel cui girar par che si creda Le condizion di quaggiù trasmutarsi, Quando verrà per cui questa disceda ? Noi andavam con passi lenti e scarsi, Ed io attento all' ombre ch' io sentia Pietosamente piangere e lagnarsi : E per ventura udi...
Page 73 - Questo si vuole, e questo già si cerca, E tosto verrà fatto a chi ciò pensa Là dove Cristo tutto dì si merca.
Page 71 - 1 buon mondo feo, due soli aver, che l'una e l'altra strada facean vedere, e del mondo e di Deo. L'un l'altro ha spento ; ed è giunta la spada col pasturale, e l'un con l'altro insieme per viva forza mal convien che vada; però che, giunti, l'un l'altro non teme : se non mi credi, pon mente a la spiga, ch'ogn' erba si conosce per lo seme. di...

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