Dante, the Wayfarer

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Harper, 1905 - 354 pages
 

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Popular passages

Page 128 - Venimmo a lei. O anima Lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel mover degli occhi onesta e tarda! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando A guisa di leon quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando Che ne mostrasse la miglior salita: E quella non rispose al suo dimando; Ma di nostro paese e della vita . C
Page 189 - Enea la nominasse; né dolcezza di figlio, né la pietà del vecchio padre, né '1 debito amore lo qual dovea Penelope far lieta, vincer poter dentro da me l'ardore ch'i' ebbi a divenir del mondo esperto, e de li vizi umani e del valore; ma misi me per l'alto mare aperto sol con un legno e con quella compagna picciola da la qual non fui diserto. L'un lito e l'altro vidi infin la Spagna, fin nel Morrocco, e l'isola de' Sardi, e l'altre che quel mare intorno bagna.
Page 232 - ... la Capraia e la Gorgona, e faccian siepe ad Arno in su la foce, sì ch'egli annieghi in te ogni persona!
Page 191 - Movendo gli occhi che stavan sicuri, E pare stella che tramuti loco, Se non che dalla parte ond...
Page 232 - Others apart sat on a hill retired, In thoughts more elevate, and reasoned high Of providence, foreknowledge, will, and fate; Fix'd fate, free will, foreknowledge absolute: And found no end, in wandering mazes lost.
Page 268 - Poi mi rivolsi a loro e parla' io, E cominciai: Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci Cospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 273 - Cantando, ricevièno intra le foglie, Che tenevan bordone alle sue rime; Tal, qual di ramo in ramo si raccoglie Per la pineta in sul lito di Chiassi, Quand'Eolo Scirocco fuor discioglie. Già m'avean trasportato i lenti passi Dentro alla selva antica, tanto ch'io Non potea rivedere ond...
Page 136 - Di qua, di là, di giù, di su gli mena; Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. 45 E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sé lunga riga; Così vid* io venir, traendo guai, Ombre portate dalla detta briga: Perch' io dissi : Maestro, chi son quelle 50 Genti, che l'aer nero si gastiga?
Page 268 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 172 - Se tu riguardi Luni ed Urbisaglia, Come son ite, e come se ne vanno Diretro ad esse Chiusi e Sinigaglia: Udir, come le schiatte si disfanno, Non ti parrà nuova cosa nè forte, Poscia che le cittadi termine hanno.

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