La Gerusalemme liberata: poema, Volume 2

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G. Molini, 1818
 

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Page 56 - Mentre egli il suon de' sacri detti sciolse, colei di gioia trasmutossi, e rise; e in atto di morir lieto e vivace, dir parea: "S'apre il cielo; io vado in pace." 69 D'un bel pallore ha il bianco volto asperso, come a...
Page 154 - Questi ivi allor continovò con arte tanta il parlar, che fu mirabil mostro." Tacquero gli altri ad ascoltarlo intenti; e fermaro i susurri in aria i venti. «Deh mira, egli cantò, spuntar la rosa dal verde suo modesta e verginella, che mezzo aperta ancora, e mezzo ascosa, quanto si mostra men, tanto è più bella. Ècco poi nudo il sen già baldanzosa dispiega: ecco poi langue, e non par quella; quella non par, che desiata avanti fu da mille donzelle e mille amanti.
Page 132 - Muoiono le città, muoiono i regni, copre i fasti e le pompe arena ed erba, e l'uom d'esser mortai par che si sdegni: oh nostra mente cupida e superba!
Page 156 - n lei trapassa peregrina.» Ascosi mirano i duo guerrier gli arti amorosi. Dal fianco de l'amante (estranio arnese) un cristallo pendea lucido e netto. Sorse, e quel fra le mani a lui sospese ai misteri d'Amor ministro eletto. Con luci ella ridenti, ei con accese, mirano in vari oggetti un solo oggetto: ella del vetro a sé fa specchio, ed egli gli occhi di lei sereni a sé fa spegli.
Page 154 - Tacque ; e concorde degli augelli il coro, Quasi approvando il canto indi ripiglia : Raddoppian le colombe i baci loro; Ogni animal...
Page 162 - Forsennata gridava : — O tu che porte teco parte di me, parte ne lassi, o prendi l'una o rendi l'altra, o morte...
Page 152 - Stimi- (sì misto il culto è col negletto) sol naturali e gli ornamenti ei siti. Di natura arte par, che per diletto l'imitatrice sua scherzando imiti. L'aura, non ch'altro, è de la maga effetto, l'aura che rende gli alberi fioriti: co' fiori eterni eterno il frutto dura, e mentre spunta l'un, l'altro matura.
Page 160 - Travaglia in arme or nella siria terra. Te solo, o figlio di Bertoldo, fuora Del mondo in ozio un. breve angolo serra , Te sol dell' universo il moto nulla Move, egregio campion d
Page 54 - Spinge egli il ferro nel bel sen di punta, che vi s'immerge, e '1 sangue avido beve; e la veste, che d'or vago trapunta le mammelle stringea tenera e leve, l'empie d'un caldo fiume.
Page 56 - D'un bel pallore ha il bianco volto asperso, come a' gigli sarian miste viole, e gli occhi al cielo affissa, e in lei converso sembra per la pietate il cielo e '1 sole: e la man nuda e fredda alzando verso il cavaliero, in vece di parole gli da pegno di pace. In questa forma passa la bella donna, e par che dorma.

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