La divina commedia, Volume 3

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Tipografia Liturgica di S. Giovanni, 1894
 

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Page 42 - Beatrice in suso, ed io in lei guardava; E forse in tanto, in quanto un quadrel posa, E vola, e dalla noce si dischiava, Giunto mi vidi ove mirabil cosa Mi torse il viso a sé; e però quella, Cui non potea mia cura essere ascosa, Volta ver me si lieta come bella: Drizza la mente in Dio grata, mi disse, Che n' ha congiunti con la prima stella.
Page 525 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di...
Page 680 - Anzi è formale ad esto beato esse tenersi dentro a la divina voglia, per ch'una fansi nostre voglie stesse: si che, come noi sem di soglia in soglia per questo regno, a tutto il regno piace com'a lo re ch'a suo voler ne invoglia.
Page 394 - His ubi nequiquam dictis experta Latinum contra stare videt, penitusque in viscera lapsum serpentis furiale malum, totamque pererrat, 375 tum vero infelix, ingentibus excita monstris, immensam sine more furit lymphata per urbem: ceu quondam torto volitans sub verbere turbo, quem pueri magno in gyro vacua atria circum intenti ludo exercent; ille actus habena 380 curvatis fertur spatiis; stupet inscia supra impubesque manus, mirata volubile buxum; dant animos plagae.
Page 385 - O della propria o dell' altrui vergogna Pur sentirà la tua parola brusca; Ma nondimen, rimossa ogni menzogna, Tutta tua vision fa manifesta, E lascia pur grattar dov' è la rogna : Che se la voce tua sarà molesta Nel primo gusto, vital nutrimento Lascerà poi quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento Che le più alte cime più percuote: E ciò non fa d
Page 302 - Ch' io ho veduto tutto il verno prima II prun mostrarsi rigido e feroce, Poscia portar la rosa in su la cima; E legno vidi già dritto e veloce Correr lo mar per tutto suo cammino, Perire al fine all
Page 298 - Beata la terra lo cui re è nobile, e li cui principi usano il suo tempo a bisogno e non a lussuria. — Ponetevi mente , nemici di Dio, a' fianchi, voi che le verghe de' reggimenti d'Italia prese avete.
Page 99 - Se violenza è quando quel che pate niente conferisce a quel che sforza, non fuor quest' alme per essa scusate ; chè volontà, se non vuol, non s' ammorza, ma fa come natura face in foco, se mille volte violenza il torza. Per che, s' ella si piega assai o poco, segue la forza ; e così queste fero, possendo rifuggir nel santo loco.
Page 212 - La tua città, che di colui è pianta Che pria volse le spalle al suo Fattore, E di cui è la invidia tanto pianta, Produce e spande il maladetto fiore Ch' ha disviate le pecore e gli agni , ' Però che fatto ha lupo del pastore. Per questo l' Evangelio ei Dottor magni Son derelitti , e solo ai Decretali Si studia si , che pare a
Page 500 - Qualunque melodia più dolce suona qua giù, e più a sé l'anima tira, parrebbe nube che squarciata tuona, comparata al sonar di quella lira, onde si coronava il bel zaffiro del quale il ciel più chiaro s'inzaffira.

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