La secchia rapita: poema eroicomico

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Vitarelli, 1813 - 389 pages
 

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Popular passages

Page 36 - ... sala real del concistoro: quivi sottratte ai fulmini di morte splendon le ricche mura ei fregi loro; vi perde il vanto suo qual più lucente e più pregiata gemma ha l'Oriente. 38 Posti a seder ne...
Page 36 - Papa, il di di festa, Rompere a chi le braccia, a chi la testa. Col cappello di Giove e con gli occhiali Seguiva indi Mercurio, e in man tenea Una borsaccia dove de...
Page 50 - Quest'era un cavalier bravo e galante, filosofo, poeta e bacchettone, ch'era fuor de' perigli un Sacripante, ma ne' perigli un pezzo di polmone. Spesso ammazzato avea qualche gigante e si scopriva poi ch'era un cappone; onde i fanciulli dietro, di lontano, gli solcano gridar: — Viva Martano!
Page 33 - Pallade sdegnosetta e fiera in volto venia su una chinea di Bisignano, succinta a mezza gamba, in un raccolto abito mezzo greco e mezzo ispano: parte il crine annodato e parte sciolto portava, e ne la treccia a destra mano un mazzo d'aironi a la bizzarra, e legata a l'arcion la scimitarra.
Page 263 - Armato il cavalier di tutto punto e compartito il sole ai combattenti, diede il segno la tromba e tutto a un punto si mossero i destrier come due venti. Fu il cavalier roman nel petto giunto; ma l'armi sue temprate e rilucenti ressero; e '1 Conte a quell'incontro strano la lancia si lasciò correr per mano.
Page 5 - Chi si mise una scarpa e una pianella, e chi una gamba sola avea calzata; chi si vestì a rovescio la gonnella, chi cambiò la camicia con l'amata; fu chi prese per targa una padella, e un secchio in testa in cambio di celata; e chi con un roncone e la corazza corse bravando e minacciando in piazza.
Page 37 - A l'apparir del re surse repente da i seggi eterni l' immortal senato; e chinò il capo umile e riverente, fin che nel trono eccelso ei fu locato. Gli sedea la Fortuna in eminente loco a sinistra, ed a la destra il Fato; la Morte e '1 Tempo gli facean predella, e mostravan d'aver la cacarella. 41 43 Girò lo sguardo intorno, onde sereno si fe...
Page iii - ... digiuno, benché elegante, che sempre ragiona con autorità magistrale, il Tassoni è autor faceto e leggiadro che sa volgere in giucco i più serj argomenti, e che con una pungente, ma graziosa critica, trattiene piacevolmente i lettori. E probabilmente non era persuaso egli stesso di ciò ch'egli talvolta scrivea . Ma il desiderio di dir cose nuove e di farsi nome coli...
Page 263 - 1 cor l'anima spira, — replica in voce fioca, — aita presta ». Accorrono a quel suon cento persone, e mezzo morto il cavano d'arcione.
Page 34 - 1 dio del vino venner congiunti e ragionando insieme. Nettun si fé' portar da quel delfino che fra l'onde del ciel notar non teme. Nudo, algoso e fangoso era il meschino, di che la madre ne sospira e geme ed accusa il fratel di poco amore, che lo tratti così da pescatore.

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