Opere di Torquato Tasso: Prose scelteSocietá tip. de' Classici italiani, 1825 |
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Agostino alcuna Alessandro altra anco animo anzi Aristotele artificio assai bellezza bello buon canzoni Cesare ch'è ch'ella ch'io chè ciascuno cielo città clemenza colla conceduto considerazione convenevole corte cortigiano Costantini credo d'alcun debba degno desiderio Dialogo dice divina duca duca di Ferrara edizioni eguale Ercole Ferrara figliuoli filosofo fiorentina e veneta Forestiero fortuna gastigo gione Giovanlorenzo Giovanni Battista Manso giudicio gloria governo guisa illustrissimo istesso L'edizioni laonde legge lode Macedoni maggior maraviglia medesimo mente Minturno natura Nell'edizioni niuna nobile onore opinione Orsina padre di famiglia Paleno pare parimente parlare parole peravventura perciocchè piacere picciola Pirro piuttosto Platone Plutarco poeti possa poteva principe principe di Salerno ragione ragionevole regno repubblica Romani Ruscelli s'io sarebbe Scipione Gonzaga Seneca Senofonte Serb servi siano signor simile Socrate sogliono sonetto soverchio sovra stimo stra suol Tasso TORQUATO TASSO Ugonotti uomini veggio versi virtù voglio zione
Popular passages
Page 533 - Non al suo amante più Diana piacque quando per tal ventura tutta ignuda la vide in mezzo de le gelide acque...
Page 523 - Quando un cor tante in sé virtuti accolse? Benché la somma è di mia morte rea ! Per divina bellezza indarno mira chi gli occhi di costei giammai non vide come soavemente ella gli gira. Non sa come Amor sana e come ancide chi non sa come dolce ella sospira, e come dolce parla e dolce ride.
Page 237 - ... opinione di essere stato ammaliato. Ma qualunque sia stata la cagione del mio male, gli effetti sono questi: rodimento d'intestino, con un poco di flusso di sangue ; tintinni ne gli orecchi e ne la testa, alcuna volta sì forti che mi pare di averci un di questi orioli da corda...
Page 190 - Signoria reverendissima di non esser forsennato, e di non dover come tale esser custodito dal signor duca di Ferrara, né tenuto prigione; nuova ed inaudita certo ai nostri tempi, ed anco a quelli...
Page 239 - Signoria eccellentissima per consiglio e per aiuto; e la prego che non potendo mandare i medicamenti istessi, come io vorrei, mi scriva almeno il suo parere: del quale io feci sempre grandissima stima, ed ora più volentieri mi ci atterrei che a quel di molti altri.
Page 341 - ... ripa del fiume prenderei consiglio, secondo il suo parere, di passar oltre o di fermarmi; e dietro a lui m'inviai. Il qual disse: «Io innanzi anderò, non per attribuirmi superiorità d'onore, ma per servirvi come guida».
Page 539 - Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra son giunto, lasso!, ed al bianchir de...
Page 340 - ... frutti, quando io, ch'in abito di sconosciuto peregrino tra Novara e Vercelli cavalcava *, veggendo che già l'aria cominciava ad annerare e che tutto intorno era cinto di nuvoli e quasi pregno di pioggia, cominciai a pungere più forte il cavallo. Ed ecco intanto mi percosse...
Page 341 - Mentre egli queste cose diceva , io gli teneva gli occhi fissi nel volto , e parevami di conoscere in lui un non so che di gentile e di grazioso. Onde di non basso affare giudicandolo, tutto...
Page 534 - Udì' dir alta voce di lontano: Ahi, quanti passi per la selva perdi! Allor mi strinsi a l'ombra d'un bel faggio, Tutto pensoso; e, rimirando intorno, Vidi assai periglioso il mio viaggio ; E tornai indietro quasi a mezzo '1 giorno.