Giornale arcadico di scienze, lettere, ed arti, Volume 1; Volume 9

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Nella Stamperia de Romanis, 1821
 

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Popular passages

Page 217 - ... rende somiglianza e figura di quello di cui siamo presi: e dove manca la realtà supplisce la fantasia, la quale ognun sa che in modo maraviglioso esagera tutto, massimamente in capo a poeti.
Page 256 - Italiam non sponte sequor/ Talia dicentem iamdudum aversa tuetur huc illuc volvens oculos, totumque pererrat luminibus tacitis, et sic accensa profatur : ' Nec tibi diva parens, generis nec Dardanus auctor, 365 perfide, sed duris genuit te cautibus horrens Caucasus Hyrcanaeque admorunt ubera tigres.
Page 210 - Federigo, che ella sia voce del primo caso; per ciò che è alle volte che la lingua a quel verbo il quarto caso appunto da, e non il primo; il qual primo caso non mostra che la maniera della toscana favella porti che gli si dia...
Page 215 - E se le regole dello scrivere risultano dall' autorità de' sommi scrittori, se nel concorde loro consenso fondasi la ragione di queste regole, qual altra venne mai fermata e provata da più solenni maestri con esempj più luminosi ? Noi siamo bensì presti a concedere che la contraria autorità del Morelli sia grande grandissima in fatto d...
Page 216 - ... avversar] (cui protesto di avere in altissima riverenza), ma unicamente per andar in cerca di quel medesimo vero a cui essi stessi han dritta la mira ; qui, dico, vorrei si ponesse ben attenzione allo spirito di quei versi, onde afferrarne netto il pensiero, ed entrare, per modo di dire, nell
Page 90 - Troia per undosum peteretur classibus aequor ? Mene fugis ? Per ego has lacrimas dextramque tuam te — Quando aliud mihi iam miserae nihil ipsa reliqui — Per connubia nostra, per inceptos hymenaeos, Si bene quid de te merui, fuit aut tibi quicquam Dulce meum, miserere domus labentis et istam, Oro, si quis adhuc precibus locus, exue mentem.
Page 213 - Accettatelo per amico con tutte quelle accoglienze che vi detta la vostra gentilezza, e che fareste a me proprio, o se io fossi lui. Il med., Apol. pag. 123 , ediz. milan. 1820. Con ciò sia che vedendone tanti ( enintuii ) quanti ne veggo ne vostri scritti , io vo pensando se per avventura voi foste lei ( la sfinge ), o ella fosse voi.
Page 90 - Dissimulare etiam sperasti, perfide, tantum Posse nefas, tacitusque mea decedere terra ? Nec te noster amor, nec te data dextera quondam, Nec moritura tenet crudeli funere Dido ? Quin etiam hiberno moliris sidere classem, Et mediis properas aquilonibus ire per altum, Crudelis ? Quid ? si non arva aliena domosque Ignotas peteres, et Troia antiqua maneret, Troia per undosum peteretur classibus aequor...
Page 215 - A più chiara ,, dimostrazione di quello che dice il Castelvetro , ,, recheremo altri due esempj fra i moltissimi che ,, si potrebbero allegare, ne...
Page 214 - . — E qui dopo gli esempj e di Dante e del Boccaccio poco fa recitati, allega quel del Petrarca, e conclude che il gran rumore fatto sovr'esso è nato dal non sapere la proprietà dei verbo Essere, tanto già ripetuta. Conforme a quella del Bartoli è l

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