Scritti politici

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Felice Le Monnier, 1853 - 547 pages
 

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Popular passages

Page 504 - ... loro principi in stato, in qualunque modo si procedino e vivino. Costoro soli hanno stati, e non li defendano; sudditi e non li governano » e li stati, per essere indifesi non sono loro tolti» e li sudditi, per non essere governati, non se ne curano, né pensano né possono alienarsi da loro. Solo adunque questi principati sono sicuri e felici.
Page 376 - Principe nostro, come Padre di tutti i fedeli, dimora nell'alta sfera della celeste autorità sua, vive nella serena pace dei dogmi, dispensa al mondo la parola di Dio, prega, benedice e perdona. » Come Sovrano e reggitore Costituzionale di questi popoli, lascia alla vostra saggezza il provvedere alla più parte delle faccende temporali.
Page 30 - Noi, mettendo da lato le innumerabili e strambe utopie de' socialisti moderni, e scegliendo quelle riforme e quelle miglioranze che fin da ora sono possibili e praticabili, segneremo qui qualche linea del vasto disegno con che il secolo intende a rigenerare le classi inferiori, e il quale tutti i buoni Italiani debbono meditare e correggere con lunga e paterna sollecitudine. 1. Dei Principj direttori. 1° Quella comunanza di uomini che non sa trovar modo, o non vuole, di schermire dalle necessità...
Page 459 - È noto, che nella giornata funesta di Novara, il valore tragrande degli ufficiali e di alcune schiere elettissime fece per lunga pezza propendere la vittoria dal lato nostro. Se non che, in sul tramontare, gl...
Page 460 - Genova per rivocare al conflitto gli sin urbi e scorati, inutile ogni uso ch'egli stesso faceva per ciò dell' autorità, regia ed ogni efficacia d'esempio, cesse riluttante al suo fato, ed a lentissimi passi e confusi, nulla badando ai projetti che ognora più spesseggiavano, faceasi prossimo alla città. Quando gli giunsero avvisi certi degli sforzamenti e delle rapine che là entro e fuori si commettevano dai soldati suoi proprj. Allora, quel grande infelice, rotto il silenzio e l'esterior calma,...
Page 377 - Procedendo pertanto assai risolutamente sulle orme di già segnate, io non istimo che ne' pochi giorni del nostro Governo non abbiamo mostrato, con la prova patente del fatto, le nostre chiare intenzioni, e che lo scopo non sia stato raggiunto, quanto pur si poteva in questa nostra prpvincia, e coi mezzi certo non abbondanti di cui potevamo far uso.
Page 414 - Triumvirato considerando che i canonici del Capitolo Vaticano hanno reiterato il giorno di Pasqua il rifiuto di prestarsi alle funzioni sacre, ordinate dal Governo; considerando che tale rifiuto, mentre offende gravemente la dignità della Religione, offende anche la Maestà della...
Page 368 - Genova, così a rispetto del suo commercio, come dell'importanza sua politica e della salute comune d'Italia, torna utilissimo essere congiunta al Piemonte, e rimanere provincia del regno Sabaudo. Ora, ecco il mio discorso a che viene. Chiamando i Subalpini sotto...
Page 460 - Egli meditando una fazione così temeraria come gloriosa, facesse interrogare alcun drappello di cavalieri. se volevano in quella medesima ora a un mortale cimento seguirlo : risposero, che volentieri ; ma che...
Page 379 - ... sgombro l'ultimo palmo della terra italiana. E come l'Italia è lontanissima da ogni ambizione di conquiste e da qualunque. disegno di valicare i certi confini suoi, perciò ella desidera sinceramente di stringere molti legami di buona vicinanza e amicizia coi finitimi popoli. Noi di ciò persuasi, abbiamo sollecitato e pregato il Governo sardo a spedire abili...

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