Le rime, a cura di Ercole Rivalta

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1902 - 205 pages
 

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Page 118 - GUIDO , vorrei che tu e Lapo ed io Fossimo presi per incantamento, E messi in un vascel, ch' ad ogni vento Per mare andasse a voler vostro e mio; Sicché fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento, Anzi, vivendo sempre in un talento, Di stare insieme crescesse il disio. E monna Vanna e monna Bice poi, Con quella ch...
Page 32 - Morte, vieni a me, e non m'essere villana, però che tu dei essere gentile, in tal parte se' stata ! Or vieni a me, che molto ti desidero ; e tu...
Page 110 - Fresca rosa novella, piacente Primavera, per prata e per rivera gaiamente cantando, vostro fin pregio mando — a la verdura. Lo vostro pregio fino in gio...
Page 108 - Amor, ch' i' nol savria contare: cotanto d'umiltà donna mi pare, che ciascun'altra invèr di lei chiam'ira. Non si poria contar la sua piagenza, io ch'a lei s'inchina ogni gentil vertute, e la beltate per sua dea la mostra. Non fu si alta già la mente nostra, e non si pose in noi tanta salute, che propriamente n'aviam canoscenza.
Page 31 - L' altro era questo : non buona è la signoria d'Amore, perocchè quanto lo suo fedele più fede gli porta, tanto più gravi e dolorosi punti gli conviene passare. L...
Page 118 - Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento, e messi in un vasel ch'ad ogni vento per mare andasse al voler vostro e mio...
Page 125 - L'essere è quando lo voler è tanto ch'oltra misura di natura torna, poi non s'adorna di riposo mai. Move, cangiando color, riso in pianto, e la figura con paura storna; poco soggiorna; ancor di lui vedrai che 'n gente di valor lo più si trova. La nova qualità move sospiri, e voi ch'om miri 'n non formato loco, destandos...
Page 172 - Alla dura questione e paurosa la qual mi fece questa foresetta, i' dissi :
Page 203 - Or ecco leggiadria di gentil core, per una sì selvaggia dilettanza lasciar le donne e lor gaia sembianza!
Page 156 - Cosa m'aven, quand'i' le son presente, ch'i' no la posso a lo 'ntelletto dire: veder mi par de la sua labbia uscire una sì bella donna, che la mente comprender no la può, che 'mmantenente ne nasce un'altra di bellezza nova, da la qual par ch'una stella si mova e dica: «La salute tua è apparita».

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