Sul Cadmo: poema del cav. Pietro Bagnoli

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Stabilimento artistico-tip. Fabris, 1844 - 135 pages
 

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Popular passages

Page 99 - Non è il mondan rumore altro che un fiato Di vento, ch'or vien quinci ed or vien quindi E muta nome, perché muta lato.
Page 99 - La vostra nominanza è color d'erba, che viene e va, e quei la discolora per cui ella esce de la terra acerba...
Page 103 - Perchè l' animo tuo tanto s' impiglia, io Disse il Maestro, che l' andare allenti? Che ti fa ciò che quivi si pispiglia? Vien dietro a me, e lascia dir le genti; Sta come torre, fermo, * che non crolla Giammai la cima per soffiar de
Page 7 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Page 58 - L'erba ov'era Micene, ei sassi ov'Argo: Ma non potrò da men lontani oggetti Trar fuori ancor poetiche scintille? Schiudi al mio detto il coro: antica l'arte Onde vibri il tuo strai, ma non antico Sia l'oggetto, in cui miri; e al suo poeta, Non a quel di Cassandra, Ilo ed Elettra, Dall'Alpi al mare farà plauso Italia.
Page 58 - ... cilestro, Poscia che alquanto viaggiò, sotto aspri Sassi enormi si cela, e sulla sponda Dolente lascia il pellegrin, che il passo Movea con lui; ma dopo via non molta Sbucare il vede dalla terra, il vede Fecondar con le chiare onde sonanti Di nuovo i campi, e rallegrar le selve. Perché tra l'ombre della vecchia etade Stendi lungi da noi voli sì lunghi? Chi d...
Page 99 - Oh ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti torniamo alla gran madre antica, E il nome nostro appena si ritrova.
Page 101 - Heu Heu ! Non erat unde sibi vestemve cibumve pararet At miser hospitiis communibus inter egenos Inter et aegrotos interque sedebat euntes ; Sordidus in pannis atque unius indigus assis, Et tantum sacras non mendicabat ad aedes. Intanto parecchi ostacoli , i quali il Tasso ci lascia ignorare , impedirono che i suoi amici di Napoli effettuassero il progetto da loro formato di assegnarli una mensile pensione di trenta scudi : solo certi gentiluomini riuscirono a spedirli alcune cambiali allo scopo...
Page 103 - E vidi cosa ch' io avrei paura, Senza più prova , di contarla solo ; Se non che coscienza m' assicura , La buona compagnia che l' uom francheggia Sotto l' usbergo del sentirsi pura. Io vidi certo, ed ancor par ch' io 'l veggia, Un busto senza capo andar sì come Andavan gli altri della trista greggia.
Page 99 - Un dubbio inverno, instabile sereno, è vostra fama, e poca nebbia il rompe, e il gran tempo ai gran nomi è gran veneno. Passan vostre grandezze e vostre pompe, passan le signorie, passano i regni: ogni cosa mortai Tempo interrompe, e molta ai men buon, non dà a' più degni; e non pur quel di fuori il Tempo solve, ma le vostre eloquenzie e

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