Reminiscenze e fantasie del c. Tullio DandoloStabilimento tipografico Fontana, 1841 |
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Popular passages
Page 290 - Quale per li seren tranquilli e puri Discorre ad ora ad or subito fuoco, Movendo gli occhi, che stavan sicuri, E pare stella, che tramuti loco, Se non che dalla parte, onde s...
Page 279 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria.
Page 275 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Page 287 - Ahi, serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero, in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello!
Page 283 - ... intagli si che non pur Policreto, ma la natura li avrebbe scorno. L' angel che venne in terra col decre'to della molt' anni lagrimata pace, che aperse il ciel dal suo lungo divieto, dinanzi a noi pareva si verace quivi intagliato in un atto soave, che non sembiava imagine che tace. Giurato si saria ch' ei dicesse; Ave, pero che ivi era imaginata quella, che ad aprir l
Page 221 - ... esse apibus partem divinae mentis et haustus 220 aetherios dixere ; deum namque ire per omnes terrasque tractusque maris caelumque profundum ; hinc pecudes, armenta, viros, genus omne ferarum, quemque sibi tenues nascentem arcessere vitas ; scilicet hue reddi deinde ac resoluta referri omnia, nec morti esse locum, sed viva volare sideris in numerum atque alto succedere caelo.
Page 318 - Da' be' rami scendea (Dolce nella memoria) Una pioggia di fior sovra '1 suo grembo ; Ed ella si sedea Umile in tanta gloria, Coverta già dell'amoroso nembo. Qual fior cadea sul lembo, Qual su le trecce bionde, Ch'oro forbito e perle Eran quel dì a vederle; Qual si posava in terra, e qual su l'onde; Qual con un vago errore Girando, parea dir: Qui regna Amore.
Page 278 - Se mai continga che il Poema sacro, Al quale ha posto mano e Cielo e Terra, SI che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov...
Page 281 - Tu se' solo colui, da cu' io tolsi Lo bello stile, che m
Page 297 - Io mi volsi a man destra e posi mente all'altro polo, e vidi quattro stelle non viste mai fuor ch'alla prima gente. Goder pareva il ciel di lor fiammelle. O settentrional vedovo sito, poi che privato se