Il teatro di G.B. Niccolini: studio critico-estetico

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Tipo. Galileiana, 1907 - 682 pages
 

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Popular passages

Page 447 - Adriano : onde tu al marmo, severo artefice, consegni un'alta speme de i secoli. Quando il lavoro sarà lieto? quando securo sarà l'amore? quando una forte plebe di liberi dirà guardando nel sole : — Illumina non ozi e guerre ai tiranni, ma la giustizia pia del lavoro? 13 Aprile 1880. XLIV. PER UN INSTITUTO DI CIECHI Quando mirava Omero le fulgide a...
Page 14 - Cui sacro sia de' cittadini il sangue? Per te , per te , che cittadini hai prodi , Italia mia, combatterò; se oltraggio Ti moverà la invidia. E il più gentile Terren non sei di quanti scalda il sole?
Page 556 - ... e sovra i campi del lavoro umano sonanti ei clivi memori d'impero fece deserto, et il deserto disse regno di Dio.
Page 239 - To be nailed down into a narrow place; To see no more sweet sunshine; hear no more Blithe voice of living thing; muse not again Upon familiar thoughts, sad, yet thus lost — How fearful!
Page 94 - Io credo che il secolo attuale voglia una tragedia diversa dall' inglese e dalla francese : ma chi sarà così fortunato per trovarla , e vincere le abitudini del pubblico che al di là di quelle dell
Page 105 - Cristo in terra, ea offerire di ubbidire il nuovo pontefice, aveva Lodovico Sforza, del quale fu proprio ingegnarsi di parere, con invenzioni non pensate da altri, superiore di prudenza a ciascuno, consigliato che tutti gli imbasciadori de...
Page 221 - Shelley appartiene, sa quanta differenza passi dal loro gusto al nostro, e come il loro stile sia incomportabile a chiunque nei classici greci, latini e italiani educato sia al vero, al decente ed al bello. Di quello che asserisco io potrei qui raccogliere le prove; ma se quelle turpitudini che dal mio lavoro sparirono a taluno sembrassero gemme, mi giovi il confessare che io non tradussi la Beatrice colla timida fedeltà d'un interprete, ma bensì la imitai (chieggo scusa alle poco modeste parole)...
Page 291 - ... ei sogni miei Non son che immago della notte Ibera. Veggo l'armi, le faci, e quanto ardisce Licenza, ira, vendetta; e madri e spose Tratte pel crine, i pargoletti uccisi Sul sen materno, delirar nel sangue II rapace soldato, e fra i delitti D...
Page 90 - è disputa in gran parte di nomi, ma pur divide la re« pubblica letteraria in due fazioni e offusca coi pregiu« dizi l' intelletto. Il Salfi accusa il Manzoni nel suo arti«colo sugli Sposi promessi d'essere fautore delle istitu« zioni monastiche. Quest'accusa è ingiusta, e non può « cadere in mente di chiunque legga spassionatamente «quel libro, ed io che intimamente conosco l'autore, « e sono stato la persona colla quale ei più conversasse « in Firenze, posso far fede che la sua pietà...
Page 594 - Di poi disse: — Deh! Luca., cavatemi dalla testa Bruto, tacciò ch'io faccia questo passo interamente da cristiano. «Et io: — Cotesta è poca fatica, volendo voi morir «cristiano. Senza che, voi sapete che coteste cose de' Ro«mani sono state non nudamente scritte, ma con arte

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