L'epigramma italiano dal risorgimento delle lettere ai tempi moderni: con cenni storici, biografie e note bibliografiche; opera dilettevole che forma la "Storia dell' epigramma in Italia" e "Supplemento alle attuali storie letterarie" ...U. Hoepli, 1918 - 495 pages |
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amico Amore ANGELO BROFFERIO assai Baldi Barbèra bella Bibliografia buon canto Carducci Carrer ch'egli ch'ei Chè Clori colla critica cura d'Italia dice dicea donna dottor ebbe edite ediz edizione Epigrammi Epitaffio fece FELICE ROMANI figlia Firenze Foscolo Francesco Francesco da Barberino giace Giornale giorno Giosue Carducci Giovanni Prati gran inedite Ital Italiana l'Epigramma lasciò latino Lesbia Letter letteraria Letteratura Lettere libro lingua lodi Lorenzo il Magnifico Luigi LUIGI COPPOLA marito medico Milano Modena moglie Monnier morì morte nacque Napoli Nice nozze ognor onore Opere padre Paolo Rolli parla patria pensiero Pisa pittore poema Poesie poeta presso prete prosa pubblicò pure raccolta Rime rispose ritratto Rovereto saggio satira scrisse scritti scrittore signore Sonetti sposa stampò Storia studî studio testa Torino tragedie Treves Ugo Foscolo università di Pisa Vannetti Venezia versi videro la luce virtù volume vuoi vuol
Popular passages
Page 38 - 1 danno e la vergogna dura, Non veder non sentir m' è gran ventura ; Però non mi destar : deh parla basso.
Page 9 - Est brevitate opus, ut currat sententia neu se Impediat verbis lassas...
Page 28 - Natura, si vede ciascun tempo al mondo errante. Ogni cosa è fugace e poco dura, tanto Fortuna al mondo è mal costante; sola sta ferma e sempre dura Morte.
Page 222 - Mi trovan duro? Anch'io lo so: pensar li fo. Taccia ho d'oscuro? Mi schiarirà poi libertà.
Page 74 - Chi volesse saper di ch' è il vestito, che già quattordici anni ei porta sotto, non troveria del primo drappo un dito. Ei mangia pan bollito e talora un quattrin di calde arrosto e il Natale e la Pasqua un uovo tosto.
Page 329 - Il fare un libro è meno che niente, Se il libro fatto non rifà la gente.
Page 268 - A. LINAKER, La vita ei tempi di Enrico Mayer, Firenze, Barbèra, 1898, II, pagg.
Page 29 - Chi vuol esser lieto, sia: Di doman non c'è certezza. Donne e giovanetti amanti, Viva Bacco e viva Amore ! Ciascun suoni, balli e canti ! Arda di dolcezza il core ! Non fatica, non dolore ! Quel c'ha esser, convien sia. Chi vuol esser lieto, sia: Di doman non c'è certezza.
Page 39 - l primo pianto Picciol tempo il Sol vider gli occhi miei. Qui son per sempre ; nè per men vorrei, S'i' resto vivo in quel che m'amò tanto.