Dante: storia e poesiaP. Naratovich, 1865 - 250 pages |
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amore angeli anime antipapi avea battaglia bello Benvenuto da Imola Boccaccio Campaldino canto CARLO LEONI Carlomagno carmi ch'è chè CHIOGGIA cielo città civiltà colla concetto crea cristiana cristianesimo Cristo cuore d'amore d'ogni Dante DANTE ALLIGHIERI DANTE STORIA dantesca Dino Compagni divina Commedia dolore donna dugento Epicuro ESILIO eterna fama fantasia feconda fede figli filosofia Firenze forma forte Gemma Donati genio genti ghibellino gloria glossatori gran grandezza Guelfi indi Inferno Italia Klopstok l'Allighieri l'anima l'arte l'ira l'Italia l'orrida lagrima leggi libertà lingua lode Malaspina Milton mondo morale morte di Beatrice move muta nazioni nuova Omero Padova padre Paradiso parole patria pensiero Petrarca pianto poema poeta popoli profeta Purg Purgatorio quì Quivi repubblica sangue scienza secoli sinchè soave sorge spirito stella STORIA E POESIA storiologia sublime suggello supremo terra tiranni tirannide Tolmina Ugoccione vede vendetta Venezia vero Verona virtù voluttà
Popular passages
Page 172 - O gloriose stelle , o lume pregno Di gran virtù , dal quale io riconosco Tutto , qual che si sia , il mio ingegno Con voi nasceva , e s...
Page 132 - n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma che le bolle che 1 bollor levava , E gonfiar tutta e riseder compressa '. Mentr...
Page 116 - De' nostri successor parte sedesse, Parte dall' altra del popol cristiano; Nè che le chiavi che mi fur concesse , Divenisser segnacolo in vessillo ' Che contra i battezzati combattesse : Nè ch' io fossi figura di sigillo A' privilegi venduti e mendaci Ond' io sovente arrosso e disfavillo.
Page 30 - E gli occhi non 1' ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d' umiltà vestuta ; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi si piacente a chi la mira, Che da per gli occhi una dolcezza al core, Che intender...
Page 133 - L'amor che mosse già l'eterno Padre, Per figlia aver di sua Deità trina Costei, che fu del suo Figliuol poi Madre, Dell
Page 116 - ... a privilegi venduti e mendaci, ond'io sovente arrosso e disfavillo. In vesta di pastor lupi rapaci si veggion di qua su per tutti i paschi: o difesa di Dio, perché pur giaci?
Page 116 - E tu, figliuol, che per lo mortai pondo Ancor giù tornerai, apri la bocca, E non asconder quel ch'io non ascondo I» 67 Sì come di vapor gelati fiocca In giuso 1...
Page 50 - ... sì con le gambe aperte, che tenea la via , se non era molto larga, che chi passava convenia gli forbisse le punte delle scarpette...
Page 196 - Ma intanto della cresciuta gloria di Dante congratuliamoci, come di felice augurio colla nostra età, colla nostra patria. Ella ha molti altri grandi scrittori , anzi i più grandi in ogni arte o scienza moderna ; il più gran lirico d' amore , il più gran novellatore, il più grand...
Page 24 - Mangiadori da San Miniato*, franco et esperto cavaliere in fatti d'arme, raunati gli uomini d'arme, disse loro: « Signori, le guerre di Toscana si sogliano vincere per bene assalire; e non duravano, e pochi uomini vi moriano, che non era in uso l'ucciderli. Ora è mutato modo, e vinconsi per stare bene fermi.