La commedia di Dante Alighieri, Volume 1

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G. Vanelli, 1827
 

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Popular passages

Page 76 - Che, se la voce tua sarà molesta nel primo gusto, vital nutrimento lascerà poi, quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento che le più alte cime più percuote; e ciò non fa d'onor poco argomento.
Page 194 - Europa, ch' ei non sien palesi? La fama che la vostra casa onora, Grida i signori, e grida la contrada, Sì che ne sa chi non vi fu ancora. Ed io vi giuro, s'io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada. Uso e natura sì la privilegia, Che, perchè il capo reo lo mondo torca, Sola va dritta, e il mal cammin dispregia.
Page 176 - Ch' avrà in te sì benigno riguardo Che del fare e del chieder, tra voi due, Fia primo * quel che tra gli altri è più tardo.
Page 102 - Ma io , perché venirvi? o chi '1 concede? Io non Enea, io non Paolo sono : Me degno a ciò , né io , né altri crede. Perché se del venire i' m'abbandono, Temo che la venuta non sia folle , Se' savio, e intendi me' ch' i
Page 237 - ... è dato], per le parti quasi tutte, alle quali questa Lingua si stende, peregrino, quasi mendicando sono andato, mostrando contro a mia voglia la piaga della fortuna, che suole ingiustamente al piagato molte volte essere imputata. Veramente io sono stato Legno senza vela e senza governo, portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà. E sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato; nel cospetto de...
Page 113 - Quando la nostra imagine da presso Vidi sì torta, che il pianto degli occhi Le natiche bagnava per lo fesso. Certo i' piangea, poggiato ad un de' rocchi a 5 Del duro scoglio, sì che la mia Scorta Mi disse: Ancor se
Page 237 - Cittadini della bellissima e famosissima flglia di Roma, Fiorenza, di gittarmi fuori del suo dolcissimo seno, nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale con buona pace di quella desidero con tutto il cuore di riposare 1' animo stanco, e terminare il tempo, che m...
Page 22 - Ogni qualvolta le minime frazioni de' tempi non si palesano a' posteri a un tratto e spontanee, resistono più fatali a chiunque più s'affatica a vederle; e non sì tosto ei ne sbaglia una sola e la tiene per certa ei di certo vi accomoda avvenimenti, argomenti, conseguenze e sistemi, che quanto più sembrano ragionevolmente desunti dalla immutabile serie degli anni, tanto più inducono il mondo in errori ed in eterna perplessità.
Page 238 - Ahi piaciuto fosse al dispensatore dell'universo, che la cagione della mia scusa mai non fosse stata; che né altri contro a me avria fallato, né io sofferto avrei pena ingiustamente; pena, dico, d'esilio e di povertà. Poiché fu piacere de...
Page 176 - Che notabili fien 1' opere sue. Non se ne sono ancor le genti accorte, Per la novella età; che pur nove anni Son queste ruote intorno di lui torte. Ma pria che il Guasco 1' alto Arrigo inganni, Parran faville della sua virtute In non curar d' argento, né d

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