Opere di Silvio PellicoPresso la Vva. Thiériot, 1848 - 668 pages |
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abborre Adel Adello alcuno ALFREDO allora ALMANZOR altrui amato amico amore anima ANNA Anna Bolena appo ARRIGO avea brando Brünn buon Burgundi CAPO carcere carceri caro ch'io cielo CITTADINO colla colui condannati cristianesimo CROMWELL cuore d'essere diceva dissi dolce dolore donna Eloisa empio erano EUFEMIO fanciulla favella felice figlia finestra forza FRANCESCA Francesca da Rimini fratello genitori gioia giorni giuro grida guardie guerrieri Iddio imen indi infelice istante lagrime LANCIOTTO lascia LODOVICA Luigi XVII lungo madre Maometto MARGHERITA Maroncelli mente Messina misero morte niuna odio onore Oroboni orrendo padre PAOLO parea parlare parole patria pensieri perdona piangere pietà posso potea povero prego prigione religione Rocester roncelli sangue Saracini SCENA Schiller secondini sentimenti signore Silvio Pellico spavento spirto sposo stanza sventura TEODORO Tommaso Moro tremendo Tremerello uomini uomo Valafrido vede veggio virtù volgo volte Zanze
Popular passages
Page 490 - E l'odio tuo la mia vita non turba? E questi tuoi detti funesti?... — Bella Come un angiol, che Dio crea nel più ardente Suo trasporto d'amor.... cara ad ognuno.... Sposa felice.... e osi parlar di morte? A me .s' aspetta, che per vani onori Fui trascinato da mia patria lunge, E perdei....
Page 493 - Al secreto giardino. E presso al lago In mezzo ai fior prosteso, io sospirando Le tue stanze guardava; e al venir tuo Tremando sorsi. — Sopra un libro attenti Non mi vedeano gli occhi tuoi ; sul libro Ti cadeva una lagrima... Commosso Mi t'accostai. Perplessi eran miei detti, Perplessi pure erano i tuoi. Quel libro Mi porgesti e leggemmo. Insiem leggemmo Di Lancilotto come amor lo strinse. • Soli eravamo e senza alcun sospetto...
Page 471 - ... Per lo straniero. E non ho patria forse Cui sacro sia de' cittadini il sangue? Per te , per te , che cittadini hai prodi , Italia mia, combatterò; se oltraggio Ti moverà la invidia. E il più gentile Terren non sei di quanti scalda il sole? D...
Page 9 - E fra un secolo, chi respirerà in queste celle? Oh fugacità del tempo! oh mobilità perpetua delle cose! Può chi vi considera affliggersi, se fortuna cessò di sorridergli, se vien sepolto in prigione, se gli si minaccia il patibolo? Ieri, io era uno de...