Il carattere degl'italianiG. Barbèra, 1878 - 277 pages |
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abbiamo abusi acquista Alessandro Manzoni anco animo anzi ateismo ateo Augusto Conti bisogna buon certi Cesare Cantù chè cittadini codardia colla condizione coraggio civile coscienza crediamo Cristianesimo cuore Cupola del Brunellesco D'Azeglio d'ogni dice dignità diritto donna doveri duello educazione del carattere educazione di sè effetti efficacia esempio esso falso famiglia fede figliuoli fortezza religiosa forza Giorgio Pallavicino Giuseppe Mazzini governo di sè idea istituzioni istru istruzione Italia Italiani l'educazione l'uomo lavoro legge lenocinio libertà libro madre Marco Tullio Cicerone Massimo D'Azeglio matrimonio mente menzogna mezzo morale nazione necessario nissuno oggi onesto operare opinione pubblica osservazioni Paolo Mantegazza parole passioni patria Pellico perfezionamento perseveranza politica popolo possa potenza principio privata proprio pubblica ragione rale religione rispetto scienza scuola sentimento Silvio Pellico società stampa suprema Tommasèo Ugo Foscolo umano universale uomini uomo veracità verità vero vigore virtù volontà vuole zione zogna
Popular passages
Page 41 - Non è interessante! e il vóto che lascerebbe nel mondo il levamela, è tanto immenso e orribile, che i più di quelli che non la vogliono per loro, dicono che conviene lasciarla al popolo, cioè ai nove decimi del genere umano. La nostra causa non è interessante! e si tratta di decidere se una morale professata da milioni d'uomini, e proposta a tutti gli uomini, deva essere abbandonata, o conosciuta meglio, e seguita più, e più fedelmente.
Page 41 - Ah! noi abbiamo la prova del contrario nell'avidità con cui sono sempre state ricevute l'obiezioni che le sono state fatte. Non è interessante! e in tutte le questioni che toccano ciò che l'uomo ha di più serio e di più intimo, essa si presenta così naturalmente, che è più facile respingerla che dimenticarla.
Page 41 - S'usa una strana ingiustizia con gli apologisti della religione cattolica. Si sarà prestato un orecchio favorevole a ciò che vien detto contro di essa; e quando questi si presentano per rispondere, si sentono dire che la loro causa non è abbastanza interessante, che il mondo ha altro a pensare, che il tempo delle discussioni teologiche è passato. La nostra causa non è interessante! Ah! noi abbiamo la prova del contrario nell'avidità con cui sono sempre state ricevute l'obiezioni che le sono...
Page 122 - Abbiate dunque, o miei fratelli, sì come santa la Famiglia. Abbiatela come condizione inseparabile della vita, e respingete ogni assalto che potesse venirle mosso da uomini imbevuti di false e brutali filosofie o da incauti che, irritati in vederla sovente nido d'egoismo e di spirito di casta, credono, come il barbaro, che il rimedio al male stia per sopprimerla.
Page 121 - La Famiglia è la Patria del core. Ve un Angelo nella Famiglia che rende, con una misteriosa influenza di grazie, di dolcezza e d'amore, il compimento dei doveri meno arido, i dolori meno amari. Le sole gioie pure e non miste di tristezza che sia dato all'uomo di goder sulla 'terra, sono, mercé quell'Angiolo, le gioie della Famiglia.
Page 41 - ... non è interessante! e il vuoto che lascerebbe nel mondo il levamela, è tanto immenso ed orribile, che i più di quelli che non la vogliono per loro , dicono che conviene lasciarla al popolo, cioè ai nove decimi del genere umano : la nostra causa non è interessante! e si tratta di decidere se milioni d' uomini debbano abbandonare la morale che professano, o studiarla meglio e seguirla più fedelmente.
Page 155 - L'Umanità ha potuto trasformarne, guastarne, non mai sopprimerne il santo nome. L'Universo lo manifesta coll'armonia, colla intelligenza dei suoi moti e delle sue leggi. Non vi sono atei fra voi: se ve ne fossero, sarebbero degni non di maledizione, ma di compianto. Colui che può negare Dio davanti una notte stellata, davanti alla sepoltura de' suoi più cari, davanti al martirio, è grandemente infelice o grandemente colpevole.
Page 153 - Ha un sentimento anch'esso il raziocinio, ma un sentimento logico, che per natura sua può riferirsi a' concetti astratti e universali, come dimostrando i teoremi matemateci, o discorrendo in generale di doveri e di diritti ; ma quando invece si tratta di cose morali e operabili, bisogna guardare al concreto, e imprimere in ogni affetto la forma di un affetto comune, o de
Page 116 - ... all'adolescenza e da Questa alla gioventù e alla virilità, ne rimanete talmente penetrati ed imbevuti, che malgrado errori, scappate e colpe, pure il fondo del carattere serba sempre per istinto il senso del dovere e dell
Page 155 - Dio davanti una notte stellata, davanti alla sepoltura de' suoi più cari, davanti al martirio, è grandemente infelice o grandemente colpevole. Il primo ateo fu senz'alcun dubbio un uomo che avea celato un delitto agli altri uomini e cercava, negando Dio, liberarsi dall'unico testimonio a cui non poteva celarlo, e soffocare il rimorso che lo tormentava: forse fu un tiranno che...