Studi sulla Divina commedia de Dante Alighieri, Volume 2

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Accademia reale della scienze, 1886
 

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Page 267 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 343 - 1 pastor che precede Ruminar può, ma non ha l'unghie fesse. Per che la gente che sua guida vede Pure a quel ben ferire ond'ella è ghiotta, Di quel si pasce e più oltre non chiede.
Page 242 - 1 menava in dritta parte vólto. SI tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita,* Questi si tolse a me, e diessi altrui : Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 47 - Ed a tal creder non ho io pur prove Fisice e metafisice, ma dalmi Anche la verità che quinci piove, Per Moisè, per profeti, e per salmi, Per l'evangelio, e per voi che scriveste, Poi che l'ardente Spirto vi fece almi: E credo in tre persone eterne, e queste Credo una essenzia sì una e sì trina, Che soffera congiunto sunt et estA Della profonda condizion divina di' io tocco mo', la mente mi sigilla Più volte I' evangelica dottrina. Ottrst
Page 300 - A' miei portai 1' amor che qui raffina. * O, dissi lu1, per li vostri paesi Giammai non fui; ma dove si dimora Per tutta Europa, ch' ei non sien palesi? La fama che la vostra casa onora, Grida i signori, e grida la contrada, Sì che ne sa chi non vi fu ancora. Ed io vi giuro, s' io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada.
Page 83 - Vedi l' erbetta, i fiori e gli arbuscelli, Che qui la terra sol da sè produce. Mentre che vegnan lieti gli occhi belli, Che lagrimando a te venir mi fenno, Seder ti puoi e puoi andar tra elli. Non aspettar mio dir più, nè mio cenno. Libero, dritto e sano è tuo arbitrio, E fallo fora non fare a suo senno; Perch' io te sopra te corono e mitrio.
Page 246 - Diretr' a me, che non era' più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso Ad aspettar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso. Nuovo augelletto due o tre aspetta : Ma dinanzi dagli occhi de' pennuti Rete si spiega indarno, o si saetta.
Page 268 - ... erba si conosce per lo seme. In sul paese ch'Adige e Po riga, solea valore e cortesia trovarsi, prima che Federigo avesse briga: or può sicuramente indi passarsi per qualunque lasciasse, per vergogna, di ragionar coi buoni o d'appressarsi.
Page 178 - Piacer, quanto le belle membra in ch' io Rinchiusa fui, e sono in terra sparte : E se il sommo piacer sì ti fallio Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio...
Page 242 - 1 sostenni col mio volto; Mostrando gli occhi giovinetti a lui, Meco '1 menava in dritta parte volto. Si tosto, come. in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m...

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