Opere di Torquato Tasso colle controversie sulla Gerusalemme poste in migliore ordine, ricorrette sull'edizione Fiorentina, ed illustrate dal Professore Gío. Rosini. (Vita di Torquato Tasso scitta da G. Manso.).Presso Niccolò Capurro, 1828 |
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Achille Affrica Agamennone agnizione Agramante Alcina alcuno all'incontro altre amori anco anzi appresso appunto Ariosto Aristotele assai Astolfo azione bella Bradamante canta Cartagine cavalieri certo ch'ei chè colla Contuttocciò costume debba Demodoco dico Didone diletto dire dubbio dubbj Enea Eneide episodj eroe eroico poema esempio favola Feaci forma Furioso Gerusalemme liberata Giove Goffredo gran gran cervi guerra guisa Iliade imitazione insomma invocazione istesso istoria l'altro l'Ariosto l'azione l'eroico l'Iliade l'istesso l'istorico l'Odissea Laonde lasciar lode lungo luogo maraviglia mostra Musa mutazion di fortuna niun nobile nodi Odissea Oltrachè omai Omero Orlando paragone passa Patroclo perciocchè peripezia pertanto poco poesia poeta posciachè possa principio proposizione proposta qualor ragione rappresenta resta ricerca Rinaldo Risp Ruggiero scusa sebben segue sembianza sicchè somma stima tale talora Tasso Telemaco Torquato tosto Troja Trojani tuttochè Ulisse varj vede verisimile vero verso Virgilio virtù vizj zione
Popular passages
Page 293 - Elicona, ma su nel ciclo infra i beati cori hai di stelle immortali aurea corona, tu spira al petto mio celesti ardori, tu rischiara il mio canto, e tu perdona s'intesso fregi al ver, s'adorno in parte d'altri diletti, che de
Page 214 - Qui mille immonde Arpie vedresti e mille Centauri e Sfingi e pallide Gorgoni, molte e molte latrar voraci Scille, e fischiar Idre e sibilar Pitoni, e vomitar Chimere atre faville, e Polifemi orrendi e Gerioni; e in novi mostri, e non più intesi o visti, diversi aspetti in un confusi e misti.
Page 113 - Quale al cader de le cortine suole Parer fra mille lampade la scena, D'archi, e di più d'una superba mole, D'oro e di statue e di pitture piena...
Page 213 - Chiama gli abitator dell'ombre eterne II rauco suon della tartarea tromba : Treman le spaziose atre caverne, E l'aer cieco a quel romor rimbomba: Né stridendo così dalle superne Regioni del cielo il folgor piomba ; Né sì scossa giammai trema la terra, Quando i vapori in sen gravida serra. 4 Tosto gli dei d'abisso in varie torme Concorron d'ogn'intorno all'alte porte. Oh come strane, oh come orribil forme! Quant...
Page 279 - Tremar sentì la man, mentre la fronte, Non conosciuta ancor sciolse e scoprio. La vide e la conobbe; e restò senza E voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!
Page 214 - Orrida maestà nel fero aspetto terrore accresce, e più superbo il rende: rosseggian gli occhi, e di veneno infetto come infausta cometa il guardo splende, gl'involve il mento e su l'irsuto petto ispida e folta la gran barba scende, e in guisa di voragine profonda s'apre la bocca d'atro sangue immonda.
Page 138 - Ami d'oro e d'argento appresso vede in una massa, ch'erano quei doni che si fan con speranza di mercede ai re, agli avari principi, ai patroni. Vede in ghirlande ascosi lacci; e chiede, et ode che son tutte adulazioni. Di cicale scoppiate imagine hanno versi ch'in laude dei signor si fanno.
Page 97 - Signor, far mi convien come fa il buono sonator sopra il suo instrumento arguto, che spesso muta corda, e varia suono, ricercando ora il grave, ora l'acuto. Mentre a dir di Rinaldo attento sono, d'Angelica gentil m'è sovenuto, di che lasciai ch'era da lui fuggita, e ch'avea riscontrato uno eremita. 30 Alquanto la sua istoria io vo
Page 119 - L'ha riposato al fin su l'erba, quando regger noi puote, e gli va intorno errando: come orsa, che l'alpestre cacciatore ne la pietrosa tana assalita abbia, sta sopra i figli con incerto core, e freme in suono di pietà e di rabbia...
Page 94 - Piacciavi, generosa Erculea prole, ornamento e splendor del secol nostro, Ippolito, aggradir questo che vuole e darvi sol può l'umil servo vostro.