Vocabolario poetico: in cui si spiegano le voci ed elocuzioni proprie della poesı́a italiana. ... Di Vincenzo Perettinella stamperia di W. e C. Spilsbury, 1800 - 174 pages |
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accento alcuna amore antichi Ariosto armadura avea avverbio caccia cangia cavallo Chè chiamò cielo coll'o aperto coll'o stretto colui conviene cuore Dante disse dice dicesi diconsi dinotare dolce donna Encelado esempio fece ferire figliuolo fiume Guar Guarini IDASPE Ippocrene Italian Latini levar licenza poetica lingua luogo Malm mare medesima Menz monte mostro nave nome occhi Orsa maggiore Parad parlando partic particella participio passato Perif Petr Petrarca pianta pigliar plur plurale poesía presso i poeti presso il Dante presso l'Ariosto pronome pronunziato coll propriamente prosa Purg qualsivoglia quì REGOLA s'incontrano senso disse Dante senso figurato serve alla rima significa significato simili similitudine sinc sincope sing sorta sovente spesso spezie suono sust talvolta sinonimo Tasso troncamento trova usato ultimo senso usata dal Dante usbergo uscir vagliono vale talora Varchi Vedi la Gram Vedi la Reg vento verbo verso Vocabolario
Popular passages
Page 80 - Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva, Per la propria virtù, che la sublima: Fec' io in tanto , in quanto ella diceva , Stupendo , e poi mi rifece sicuro Un disio di parlare, ond...
Page 62 - mperador del doloroso regno Da mezzo 'l petto uscia fuor della ghiaccia : E più con un gigante i' mi convegno, Che i giganti non fan con le sue braccia : Vedi oggimai, quant' esser dee quel tutto, Ch' a così fatta parte si confaccia.
Page 46 - Amor, ch'or cieco, or Argo, ora ne veli di benda gli occhi, ora ce gli apri e giri, tu per mille custodie entro ai più casti verginei alberghi il guardo altrui portasti.
Page 133 - Ma non si tosto dal materno stelo rimossa viene e dal suo ceppo verde, che quanto avea dagli uomini e dal cielo favor, grazia e bellezza, tutto perde. La vergine che 'l fior, di che più zelo che de...
Page 31 - Com' occhio per lo mar, dentro s' interua ; Chè, benchè dalla proda veggia il fondo, In pelago nol vede, e nondimeno È lì, ma cela lui l' esser profondo. Lume non è, se non vien dal sereno Che non si turba mai, anzi è tenebra, Od ombra della carne, o suo veleno. Assai t' è mo aperta la latebra, Che t...
Page 35 - Indi i pagani tanto a spaventarsi, indi i fedeli a pigliar tanto ardire, che quei non facean altro che ritrarsi e partirsi...
Page 123 - Predella, quella parte del freno dove si tiene la mano quando si conduce il cavallo. Così quasi tutti gli spositori. Due soli, derivando questa voce da prcedium, intendono possessione. Il Lombardi, traducendo col Dizionario sgabello o seggio, spiega il verso così : Poi che facesti violenza contro il seggio imperiale.
Page 12 - ... nel verso, egli molto spesso ora le latine voci, ora le straniere, che non sono state dalla Toscana ricevute, ora le vecchie del tutto e tralasciate, ora le non usate e rozze, ora le immonde e brutte, ora le durissime usando, e allo...
Page 92 - Negli occhi era ciascuna oscura e cava, Pallida nella faccia, e tanto scema, Che dall' ossa la pelle s
Page 131 - Io son Virgilio: e per nuli' altro rio Lo del perdei , che per non aver fé . . 41 Semo per siamo.