La Commedia di Dante AllighieriSocietà di San Giovanni, 1890 - 500 pages |
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... lunga tratta Di gente , ch ' i ' non avrei mai creduto , Che morte tanta n ' avesse disfatta . Poscia ch ' io v ' ebbi alcun riconosciuto , Vidi e conobbi l'ombra di colui Che fece per viltate il gran rifiuto . Incontanente intesi , e ...
... lunga tratta Di gente , ch ' i ' non avrei mai creduto , Che morte tanta n ' avesse disfatta . Poscia ch ' io v ' ebbi alcun riconosciuto , Vidi e conobbi l'ombra di colui Che fece per viltate il gran rifiuto . Incontanente intesi , e ...
Page 18
... lunga ne sospigne : Così si mise , e così me fe entrare Nel primo cerchio che l ' abisso cigne . Quivi , secondo che per ascoltare , Non avea pianto , ma che di sospiri , Che l'aura eterna facevan tremare : Ciò avvenia di duol senza ...
... lunga ne sospigne : Così si mise , e così me fe entrare Nel primo cerchio che l ' abisso cigne . Quivi , secondo che per ascoltare , Non avea pianto , ma che di sospiri , Che l'aura eterna facevan tremare : Ciò avvenia di duol senza ...
Page 20
... lunga ancor la nostra via Di qua dal sonno ; quando vidi un foco , Ch ' emisperio di tenebre vincia . Di lungi v ' eravamo ancora un poco , Ma non sì ch ' io non discernessi in parte Che onrevol gente possedea quel loco . O tu , che ...
... lunga ancor la nostra via Di qua dal sonno ; quando vidi un foco , Ch ' emisperio di tenebre vincia . Di lungi v ' eravamo ancora un poco , Ma non sì ch ' io non discernessi in parte Che onrevol gente possedea quel loco . O tu , che ...
Page 24
... lunga riga ; Così vid ' io venir , traendo guai , Ombre portate dalla detta briga : Perch ' io dissi : Maestro , chi son quelle Genti , che l ' aura nera sì gastiga ? La prima di color , di cui novelle Tu vuoi saper , mi disse quegli ...
... lunga riga ; Così vid ' io venir , traendo guai , Ombre portate dalla detta briga : Perch ' io dissi : Maestro , chi son quelle Genti , che l ' aura nera sì gastiga ? La prima di color , di cui novelle Tu vuoi saper , mi disse quegli ...
Page 29
... che a lagrimar m ' invita : Ma dimmi , se tu sai , a che verranno Li cittadin della città partita ? S'alcun v'è giusto e dimmi la cagione , Perchè l ' ha tanta discordia assalita . Ed egli a me : Dopo lunga tenzone Verranno al 1-63 . 29.
... che a lagrimar m ' invita : Ma dimmi , se tu sai , a che verranno Li cittadin della città partita ? S'alcun v'è giusto e dimmi la cagione , Perchè l ' ha tanta discordia assalita . Ed egli a me : Dopo lunga tenzone Verranno al 1-63 . 29.
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alcun Allor altra altrui ambo amor anima appresso Arno assai avea Barbagia Barbariccia Beatrice buon CANTO CANTO XII CANTO XXVI cerchio ch'è Chè ciascun ciel colui cominciò convien cotal cotanto credo CRISTO dicea dico dietro dinanzi disio disiri dissi divina dolce Donna dritto drizzò Duca eterno facea favella fece fiamma Flegias foco fummo gente Gerion giro giuso gridò guarda Indi inferno innanzi Jacopo Rusticucci l'occhio laggiù Latona leva lieta loco luce lume Maestro maraviglia mente mondo monte mortal mosse mostra Nembrot occhi omai padre parea parlar parole passi Perocchè piangendo pianta Piccarda picciol piè poco Poscia prego pria puote quei quinci Quivi raggio ragion retro rispose rota santa senti Sì ch spira spirto stella surge suso Tebe terra tosto trista vedea veder vedi vedrai veggio venir vidi Virgilio virtù viso vista volse volto
Popular passages
Page 125 - Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti. Ma per seguir virtute e conoscenza.
Page 453 - La bellezza ch' io vidi si trasmoda Non pur di là da noi , ma certo io credo Che solo il suo fattor tutta la goda. Da questo passo vinto mi concedo, Più che giammai da punto di suo tema Soprato fosse comico o tragédo. Chè, come sole il viso che più trema, Così lo rimembrar del dolce riso La mente mia da sé medesma scema. Dal primo giorno ch...
Page 303 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 242 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 242 - Lume v' è dato a bene ed a malizia, E libero voler, che, se fatica Nelle prime battaglie col Ciel dura, Poi vince tutto se ben si nutrica.
Page 466 - In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s' aduna quantunque in creatura è di bontate. Or questi, che dall' infima lacuna dell' universo infin qui ha vedute le vite spiritali ad una ad una, supplica a te, per grazia, di virtute tanto che possa con gli occhi levarsi più alto verso...
Page 469 - Ma non eran da ciò le proprie penne; Se non che la mia mente fu percossa Da un fulgore, in che sua voglia venne.
Page 328 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 156 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi ; E quei, pensando eh...
Page 235 - Salta lo raggio all' opposita parte, Salendo su per lo modo parecchio A quel che scende, e tanto si diparte Dal cader della pietra in igual tratta...