La Commedia di Dante AllighieriSocietà di San Giovanni, 1890 - 500 pages |
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... , Ch ' io non scorgessi ben Puccio Sciancato : Ed era quei che sol , dei tre compagni Che venner prima , non era mutato : L'altro era quel che tu , Gaville , piagni . CANTO XXVI . GODI , Fiorenza , poi che sei 97-151 . 121.
... , Ch ' io non scorgessi ben Puccio Sciancato : Ed era quei che sol , dei tre compagni Che venner prima , non era mutato : L'altro era quel che tu , Gaville , piagni . CANTO XXVI . GODI , Fiorenza , poi che sei 97-151 . 121.
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Dante Alighieri. CANTO XXVI . GODI , Fiorenza , poi che sei sì grande , Che per mare e per terra batti l ' ali , E per l ' inferno il tuo nome si spande . Tra li ladron trovai cinque cotali Tuoi cittadini , onde mi ... XXVI . CANTO XXVI. ...
Dante Alighieri. CANTO XXVI . GODI , Fiorenza , poi che sei sì grande , Che per mare e per terra batti l ' ali , E per l ' inferno il tuo nome si spande . Tra li ladron trovai cinque cotali Tuoi cittadini , onde mi ... XXVI . CANTO XXVI. ...
Page 126
... canto . Tre volte il fe girar con tutte l ' acque , Alla quarta levar la poppa in suso , E la prora ire in giù , com ' altrui piacque , Infin che il mar fu sopra noi richiuso . CANTO XXVII . GIÀ era dritta in su la fiamma 126 Inf . XXVI ...
... canto . Tre volte il fe girar con tutte l ' acque , Alla quarta levar la poppa in suso , E la prora ire in giù , com ' altrui piacque , Infin che il mar fu sopra noi richiuso . CANTO XXVII . GIÀ era dritta in su la fiamma 126 Inf . XXVI ...
Page 127
Dante Alighieri. CANTO XXVII . GIÀ era dritta in su la fiamma e queta , Per non dir più , e già da noi sen gía Con la licenza del dolce Poeta ; Quando un ' altra , che dietro a lei venia , Ne fece ... XXVII . 1-30 . 127 CANTO XXVII. ...
Dante Alighieri. CANTO XXVII . GIÀ era dritta in su la fiamma e queta , Per non dir più , e già da noi sen gía Con la licenza del dolce Poeta ; Quando un ' altra , che dietro a lei venia , Ne fece ... XXVII . 1-30 . 127 CANTO XXVII. ...
Page 293
... imponne . E questo modo credo che lor basti Per tutto il tempo che il foco gli abbrucia ; Con tal cura conviene , con cotai pasti Che la piaga dassezzo si ricucia . CANTO XXVI . MENTRE che sì per l ' orlo 97-139 . 293.
... imponne . E questo modo credo che lor basti Per tutto il tempo che il foco gli abbrucia ; Con tal cura conviene , con cotai pasti Che la piaga dassezzo si ricucia . CANTO XXVI . MENTRE che sì per l ' orlo 97-139 . 293.
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alcun Allor altra altrui ambo amor anima appresso Arno assai avea Barbagia Barbariccia Beatrice buon CANTO CANTO XII CANTO XXVI cerchio ch'è Chè ciascun ciel colui cominciò convien cotal cotanto credo CRISTO dicea dico dietro dinanzi disio disiri dissi divina dolce Donna dritto drizzò Duca eterno facea favella fece fiamma Flegias foco fummo gente Gerion giro giuso gridò guarda Indi inferno innanzi Jacopo Rusticucci l'occhio laggiù Latona leva lieta loco luce lume Maestro maraviglia mente mondo monte mortal mosse mostra Nembrot occhi omai padre parea parlar parole passi Perocchè piangendo pianta Piccarda picciol piè poco Poscia prego pria puote quei quinci Quivi raggio ragion retro rispose rota santa senti Sì ch spira spirto stella surge suso Tebe terra tosto trista vedea veder vedi vedrai veggio venir vidi Virgilio virtù viso vista volse volto
Popular passages
Page 125 - Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti. Ma per seguir virtute e conoscenza.
Page 453 - La bellezza ch' io vidi si trasmoda Non pur di là da noi , ma certo io credo Che solo il suo fattor tutta la goda. Da questo passo vinto mi concedo, Più che giammai da punto di suo tema Soprato fosse comico o tragédo. Chè, come sole il viso che più trema, Così lo rimembrar del dolce riso La mente mia da sé medesma scema. Dal primo giorno ch...
Page 303 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 242 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 242 - Lume v' è dato a bene ed a malizia, E libero voler, che, se fatica Nelle prime battaglie col Ciel dura, Poi vince tutto se ben si nutrica.
Page 466 - In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s' aduna quantunque in creatura è di bontate. Or questi, che dall' infima lacuna dell' universo infin qui ha vedute le vite spiritali ad una ad una, supplica a te, per grazia, di virtute tanto che possa con gli occhi levarsi più alto verso...
Page 469 - Ma non eran da ciò le proprie penne; Se non che la mia mente fu percossa Da un fulgore, in che sua voglia venne.
Page 328 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 156 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi ; E quei, pensando eh...
Page 235 - Salta lo raggio all' opposita parte, Salendo su per lo modo parecchio A quel che scende, e tanto si diparte Dal cader della pietra in igual tratta...