Rivista Contemporanea: filosofia, storia, scienze, letteratura ..., Volume 8 |
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Popular passages
Page 287 - Perigli siete giunti all' occidente A questa tanto picciola vigilia De' vostri sensi, ch' è del rimanente Non vogliate negar l' esperienza, Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza.
Page 291 - L'han giurato: altri forti a quel giuro rispondean da fraterne contrade, affilando nell'ombra le spade che or levate scintillano al sol. Già le destre hanno strette le destre; già le sacre parole son porte: O compagni sul letto di morte, o fratelli su libero suol.
Page 226 - In un boschetto trovai pastorella Più che la stella bella al mio parere. Capegli avea biondetti, e ricciutelli, E gli occhi pien d'amor, cera rosata : Con sua verghetta pasturava agnelli ; E scalza, e di rugiada era bagnata : Cantava come fosse innamorata, Era adornata di tutto piacere.
Page 291 - ALLA ILLUSTRE MEMORIA DI TEODORO KOERNER POETA E SOLDATO DELLA INDIPENDENZA GERMANICA MORTO SUL CAMPO DI LIPSIA IL GIORNO xvin D'OTTOBRE MDCCCXIII NOME CARO A TUTTI I POPOLI CHE COMBATTONO PER DIFENDERE O PER RICONQUISTARE UNA PATRIA.
Page 290 - Esempio raro di uno spirito semplice e sano in un'età gonfia e malata, dove gli scrittori o li fanno pallide copie della realtà, come il Rosini, o trascendono in pazze e tumide fantasie, come il Guerrazzi. Il tipo manzoniano è un accordo del reale e dell'ideale in quella giusta misura che dicesi vero.
Page 292 - Della spada l'iniqua ragion. Se la terra ove oppressi gemeste Preme i corpi de' vostri oppressori, Se la faccia d'estranei signori Tanto amara vi parve in quei dì; Chi v'ha detto che sterile, eterno Saria il lutto dell'itale genti?
Page 241 - Onde io poi ripensando, propuosi di scrivere per rima a lo mio primo amico, tacendomi certe parole le quali pareano da tacere, credendo io che ancora lo suo cuore mirasse la bieltade di questa Primavera gentile; e dissi questo sonetto, lo quale comincia : Io mi sentì svegliar.
Page 291 - Borni ida al Tanaro sposa, Del Ticino e dell'Orba selvosa Scerner l'onde confuse nel Po; Chi stornargli del rapido Mella E dell'Oglio le miste correnti, Chi ritogliergli i mille torrenti...
Page 292 - O stranieri, nel proprio retaggio torna Italia, e il suo suolo riprende; o stranieri, strappate le tende da una terra che madre non v'è. Non vedete che tutta si scote, dal Cenisio alla balza di Scilla? Non sentite che infida vacilla sotto il peso de
Page 292 - Forti, armati de' propri dolori, I tuoi figli son sorti a pugnar. Oggi, o forti, sui volti baleni Il furor delle menti segrete: Per l'Italia si pugna, vincete! Il suo fato sui brandi vi sta. O risorta per voi la vedremo Al convito de' popoli assisa, O più serva, più vii, più derisa • Sotto l'orrida verga starà.