Commento alla Divina commedia d'Anonimo Fiorentino del secolo XIV, Volume 3G. Romagnoli, 1874 |
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acciò adunque aguglia alcuna amore angeli anime beate appar nel testo appellato Auttore avea avea nome beatitudine Beatrice Cacciaguida CANTO cerculo Cesare ch'è ch'ella ch'io chè Chiaro appare cielo collo corpo costellazione Creatore Cristo dice l'Auttore dire discrive divina domanda Donna ebbono Ecclesia ello Equatore escellenzia esposizione del testo essenzia esso eterna eziandio fece fede figliuolo Filosofo furono gente gloria grazia Iddio imperadore imperò intel intelletto intende justizia l'altro l'uno l'uomo lume luogo mondo mostra natura occhi ordine palesa Paradiso parlare parlatura pastori peccato pianeto Piccarda Poscia predetto presente capitolo quegli quod ragione Rifeo santo Paolo santo Piero sanza sapere che l'Auttore Scarabelli legge scienzia Segue l poema sì com'è detto sì come appare sì come dice signoría simile spera spezie Spirito Santo stella tale teología terra terza tocca l'Auttore Tommaso umana uomo vede veggio vidi virtude visione vizj volontade vuol zione
Popular passages
Page 316 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Page 315 - A' vista il tempo che ti s' apparecchia. Qual si partì Ippolito d' Atene Per la spieiata e perfida noverca, Tal di Fiorenza partir ti conviene. Questo si vuole, e questo già si cerca, E tosto verrà fatto a chi ciò pensa Là dove Cristo tutto dì si merca.
Page 43 - O ben creato spirito, che a' rai Di vita eterna la dolcezza senti, Che non gustata non s' intende mai ; Grazioso mi fia, se mi contenti Del nome tuo e della vostra sorte.
Page 256 - Ch' io ho veduto tutto il verno prima II prun mostrarsi rigido e feroce, Poscia portar la rosa in su la cima; E legno vidi già dritto e veloce Correr lo mar per tutto suo cammino, Perire al fine al1
Page 318 - Ch' io trovai lì , si fe' prima corrusca, Quale a raggio di sole specchio d' oro ; Indi rispose : coscienza fusca O della propria o dell' altrui vergogna Pur sentirà la tua parola brusca; Ma nondimen, rimossa ogni menzogna, Tutta tua vision fa manifesta, E lascia pur grattar dov...
Page 2 - Surge a' mortali per diverse foci La lucerna del mondo; ma da quella, Che quattro cerchi giugno con tre croci, Con miglior corso e con migliore stella Esce congiunta, e la mondana cera Più a suo modo tempera e suggella. Fatto...
Page 268 - L' ardor la visione, e quella è tanta, Quanta ha di grazia sovra suo valore. Come la carne gloriosa e santa Fia rivestita, la nostra persona Più grata fia per esser tutta quanta. Perchè s' accrescerà ciò che ne dona Di gratuito lume il sommo bene; Lume ch' a lui veder ne condiziona: Onde la vision crescer conviene, drescer 1' ardor che di quella s' accende, Crescer lo raggio che da esso viene.
Page 473 - ... io sovente arrosso e disfavillo. In veste di pastor lupi rapaci si veggion di quassù per tutti i paschi : o difesa di Dio, perchè pur giaci ? Del sangue nostro Caorsini e Guaschi s'apparecchian di bere. O buon principio a che vii fine convien che tu caschi! Ma l'alta Provvidenza, che con Scipio difese a Roma la gloria del mondo, soccorrà tosto sì com
Page 24 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 557 - IN forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue CRISTO fece sposa ; Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s...