Archivio di note diplomatiche, proclami, manifesti, circolari, notificazioni, discorsi ed altri documenti autentici riferibili all'attuale guerra contro l'Austria per l'indipendenza italiana

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Presso Francesco Colombo, 1859 - 611 pages
 

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Page 213 - Sovrani, o per imporre la mia volontà. Il mio esercito non si occuperà che di due cose: combattere i vostri nemici, e mantenere l'ordine interno. Esso non porrà ostacolo...
Page 10 - L'orizzonte, in mezzo a cui sorge il nuovo anno, non è pienamente sereno; ciò non di meno vi accingerete colla consueta alacrità ai vostri lavori parlamentari. « Confortati dall'esperienza del passato, andiamo risoluti incontro all'eventualità dell'avvenire.
Page 220 - L'imperatore dei francesi, generoso nostro alleato, degno del nome e del genio di Napoleone, facendosi Duce dell'eroico esercito di quella grande nazione, vuole liberare l'Italia dalle Alpi all'Adriatico...
Page 262 - Il progresso dei lumi, la diffusione dell'istruzione, che l'Austria non poteva interamente impedire, aveano rese più sensibili quelle popolazioni alla loro triste sorte, quella di essere governate da un popolo, col quale esse non hanno alcuna communanza né di razza, né di costumi, né di lingua. Gli austriaci, dopo un mezzo secolo di dominazione, non erano ancóra stabiliti in quelle provincie: vi erano accampati.
Page 407 - Voi formerete d'ora inanzi cogli antichi nostri Stati una sola libera famiglia. Io prenderò a reggere le vostre sorti, e, sicuro di trovare in voi quel concorso di cui ha d'uopo il capo dello Stato per creare una novella amministrazione, io vi dico : « Popoli della Lombardia ! Fidate nel vostro Re. Egli provvederà a stabilire sopra solide e imperiture basi la felicità delle nuove contrade che il Cielo ha affidato al suo governo.
Page 100 - L'Austria osa domandare che siano diminuite le nostre truppe, disarmata e data in su& balla quell'animosa gioventù che da tutte parti d'Italia è accorsa a difendere la sacra bandiera dell'indipendenza nazionale. Geloso custode dell'avito patrimonio comune d'onore e di gloria^ io do lo Stato a reggere al Mio amatissimo Cugino il Principe Eugenio e ripiglio la spada.
Page 99 - Cosi oggi è intero il diritto della Nazione, ed io posso in piena coscienza sciogliere il voto fatto sulla tomba del mio Magnanimo Genitore! Impugnando le armi per difendere il mio trono, la libertà de' miei popoli , l'onore del nome italiano, io combatto pel diritto di tutta la Nazione.
Page 213 - Sardegna : l'onore e gli interessi della Francia me lo imponevano. « I vostri nemici, che sono i miei, hanno tentato di sminuire la simpatia che era universale in Europa < per la vostra causa, facendo credere che io non facessi la guerra che per ambizione personale, o « per ingrandire il territorio della Francia.
Page 399 - ... e patimenti. Non vi porto licenza, ma ordine e disciplina. Io non vengo nuovo tra voi. Da un pezzo mi dolgo de' vostri mali ed ammiro la vostra fermezza nel soffrirli, la vostra costanza a mantener viva ne' cuori la fede nell'avvenire del sangue latino.
Page 263 - ... sugli Stati riconosciuti indipendenti dai trattati. Essa raddoppiava le minacce ed accelerava i formidabili preparativi militari diretti contro il Piemonte che era la sola barriera opposta alla sua dominazione esclusiva in Italia. I piccoli Stati che avevano legata la loro sorte a quella dell'Austria, e che erano allo stesso titolo incorsi nell'animaversione dei loro sudditi , non potevano mostrarsi meglio compresi dei loro doveri verso i loro popoli.

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