Le rime di Michelagnolo Buonarroti ...1817 - 264 pages |
Other editions - View all
Common terms and phrases
ACCADEMIA FIORENTINA ainara ainate Ainor alcun alına alma altra altrui Amor appresso arda arte avea bel volto bella bellezza beltà beltade Benedetto Varchi Bramante buon calamita cangiar canz Cappella Sistina ch'è ch'io chè cieco ciel codice Vaticano coine colla concetto cotal cuor Dante desio detto dice diletto divino doglia dolce doni Donna Duca di Firenze duol ediz eterno Filosofo Fiorentino foco fuoco fusse gioir Giorgio Vasari gran grazia ingegno inia intelletto intendere l'alma l'altro lascia leggiadria lezione lieto LINGUA SALIRE lode luogo madrigale marmo medesimo Michelagnolo Buonarroti mondo mortale morte natura Niccolò Martelli norte occhi ognor Papa pensier Petr Petrarca pianti pietà pietosa pietra Pittura Platone Poeta posso pregio quà quì Raffaello da Montelupa ragione Rime scultore sezzo siegue Signor Sonetto soverchio spirto stella strale uomo Varchi Vasari veder Vedi veggio virtù viva voglia
Popular passages
Page 63 - Vivo al peccato , ed a me morto vivo ; Mia vita non è mia , ma del peccato , Dalla cui fosca nebbia traviato , Cieco cammino , e son di ragion privo. Serva mia libertà, per cui fiorivo, A me s...
Page 106 - Ch' a lui mi levo per divin concetti ; E quivi informo i pensier tutti ei detti, Ardendo, amando per gentil persona. Onde, se mai da due begli occhi il guardo Torcer non so, conosco in lor la luce, Che mi mostra la via, eh...
Page 228 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 50 - Ma non potea se non somma bellezza Accender me, che da lei sola tolgo A far mie opre eterne lo splendore. Vidi umil nel tuo volto ogni mia altezza; Rara ti scelsi, e me tolsi dal volgo; E fia con l' opre eterno anco il mio amore.
Page 150 - ... è spiritale, onde non pare che possa operare cosa alcuna a chi non intende , è però cagione efficiente, di tutto quello che si dice o fa. Onde diceva il filosofo nel settimo libro della prima filosofia : forma agens...
Page 42 - Cui la patria le sue negò d' aprire. Ingrata patria, e della sua fortuna A. suo danno nutrice ! e n' è ben segno Ch' ai più perfetti abbonda di più guai. E fra mille ragion vaglia quest' una : Ch' egual non ebbe il suo esilio indegno , Com' uom maggior di lui qui non fu mai.
Page 2 - ON vider gli occhi miei cosa mortale , Quando refulse in me la prima face Dei tuoi sereni, e in lor ritrovar pace L' alma sperò , che sempre al suo fin sale. Spiegando, ond...
Page 64 - Deh porgi, Signor mio, quella catena Che seco annoda ogni celeste dono ; La fede dico, a che mi stringo e sprono ; Nè, mie colpa, n' ho grazia intiera e piena. Tanto mi fie maggior quant' è più raro Il don de' doni ; e maggior fia, se senza, Pace e contento il mondo in sè non have.
Page 30 - Nube non è eh' oscuri vostra luce, L' ore distinte a voi non fanno forza, Caso o necessità non vi conduce. Vostro splendor per notte non s'ammorza, 55 Nè cresce mai per giorno benchè chiaro , E quando 'l sol più suo calor rinforza.
Page 172 - VEGGIO co' bei vostri occhi un dolce lume, Che co' miei ciechi già veder non posso ; Porto co' vostri passi un pondo addosso, Che de' miei stanchi non fu mai costume. Volo con le vostr' ali senza piume , Col vostro ingegno al ciel sempre son mosso , Dal vostro arbitrio son pallido e rosso , Freddo al sol , caldo alle più fredde brume. Nel voler vostro sta la voglia mia, I miei pensier nel...