Il Progresso delle scienze, delle lettere e delle arti, Volumes 30-31 |
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Popular passages
Page 142 - Padre, assai ci fia men doglia, Se tu mangi di noi : tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia.
Page 140 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 142 - Se' di speranza fontana vivace. Donna, se' tanto grande e tanto valí, Che qual vuol grazia ea te non ricorre, Sua disianza vuol volar senz
Page 141 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso ; Ambo le mani per dolor mi morsi. E quei, pensando ch...
Page 142 - Qui se' a noi meridiana face Di caritade, e giuso intra i mortali, Se' di speranza fontana vivace. Donna, se' tanto grande, e tanto vali, Che qual vuol grazia, ed a te non ricorre.
Page 140 - Mentre che 1' uno spirto questo disse, L' altro piangeva si, che di pietade lo venni men cosi com' io morisse, E caddi, come corpo morto cade.
Page 256 - Considerazioni su i mezzi da restituire il valore proprio a' doni che ha la natura largamente conceduto al regno delle Due Sicilie, Napoli, 1833, 2* ed., voi.
Page 139 - Dante : La Divine Comédie; — Enfer ;— Purgatoire; — Paradis. Traduction en vers avec le texte en regard, accompagnée de notes et éclaircissements, par E.
Page 185 - M iudicia civitatis cum iudiciis principis certant; neque novus hic mos senatus populique Romani est putandi, quod optimum sit, esse nobilissimum.
Page 142 - Vergine Madre, figlia del tuo figlio, Umile ed alta piu che creatura, Termine fisso d'eterno consiglio, Tu sei colei che 1'umana natura Nobilitasti si, che il suo fattore Non disdegno di farsi sua fattura.