Dante et la philosophie catholique au treizième siècle |
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Popular passages
Page 70 - Ad evidentiam itaque dicendorum sciendum est quod istius operis non est simplex sensus, ymo dici potest polisemos, hoc est plurium sensuum ; nam primus sensus est qui habetur per litteram, alius est qui habetur per significata per litteram.
Page 97 - Che, come fa, non vuoi che a noi si sveli. Matto è chi spera che nostra ragione s* Possa trascorrer la infinita via, Che tiene una sustanzia in tre persone. State contenti, umana gente, al quia; Che se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria; E disiar vedeste senza frutto Tai, che sarebbe lor disio quetato, Ch'eternalmente ,è dato lor per lutto, Io dico d'Aristotelé e di Piato, E di molti altri.
Page 343 - Maestro, che è quel, ch' l' odo? E che gent' è , che par nel dnol sì vinta ? Ed egli a me : questo misero modo Tengon l'anime triste di coloro, • Che visser senza infamia e senza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli, che non furon ribelli, Ne fur fedeli a Dio , ma per se foro.
Page 151 - Non v'accorgete voi, che noi siam vermi Nati a formar l'angelica farfalla, Che vola alla giustizia senza schermi...
Page 114 - Per preponi tticnti dico che intra tutte le bestialitadi quella è stoltissima, vilissima e dannosissima chi crede, dopo questa vita, altra vita non essere; perciocchè se noi rivolgiamo tutte le scritture , si de' filosofi , come degli altri savii scrittori, tutti concordano in questo, che in noi sia parte alcuna perpetuale.
Page 169 - Anzi e formale ad esto beato esse Tenersi dentro alla divina voglia, Perch' una fansi nostre voglie stesse.
Page 180 - Non è se non splender di quella idea, Che partorisce, amando, il nostro Sire: Che quella viva luce, che si mea Dal suo lucente...
Page 105 - El par che voi veggiate, se ben odo, dinanzi quel che '1 tempo seco adduce, e nel presente tenete altro modo ». 99 «Noi veggiam, come quei c'ha mala luce, le cose» disse «che ne son lontano; cotanto ancor ne splende il sommo duce.
Page 169 - L'ardua sua materia terminando, Con atto e voce di spedito duce s: Ricominciò: Noi semo usciti fuore Del maggior corpo al ciel, ch'è pura luce; Luce intellettual piena d'amore, *> Amor di vero ben pien di letizia, Letizia che trascende ogni dolzore.
Page 128 - Lo maggior don, che Dio per sua larghezza Fesse creando, ed alla sua bontate Più conformato, e quel ch...