La Divina commedia, Volume 2 |
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alcun amore anime antichi beati Beatrice bella bene Benv Bocc buon Buti canto capo caso cerchio ch'io chè chiama Chiesa cielo città colla color colpa confr conte Conv corpo credo Cristo dannati Dante desiderio dice dire divina dolore donna Enea erano essendo facendo fece figlio Fior Firenze forma furono gente giro gran guarda Guido intendono l'altro l'anima l'uno Land lascia legge Lips luce luna lungo luogo maggior male mano mare mente mondo monte morte natura nome nuovo occhi opera Ovid pare parlare parole passo peccato pena poco Poeta porta possa posto poteva proprio pure Purg Purgatorio quei quod ragione salire santa segno senso sente spiriti stelle terra theol Thom trova umana uomo vede Vell venire Vent vero verso vidi Virg Virgilio virtù vivo volte vuol XXII
Popular passages
Page 494 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 18 - Questi non hanno speranza di morte, e la lor cieca vita è tanto bassa, che invidiosi son d
Page 42 - Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante. Mentre che F uno spirto questo disse, L' altro piangeva sì, che di pietade Io venni men, così com' io morisse, E caddi come corpo morto cade.
Page 359 - Matto è chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone. State contenti, umana gente, al quia; che, se potuto aveste veder tutto, mestier non era parturir Maria...
Page 79 - O Tosco che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto , Piacciati di restare in questo loco : La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D' una dell' arche ; però m' accostai, Temendo, un poco più al duca mio. Ed ei mi disse: volgiti, che fai? Vedi là Farinata che s' è dritto2; Dalla cintola in su tutto 'l vedrai.
Page 91 - Filosofia, mi disse, a chi la intende, Nota, non pure in una sola parte, . Come natura lo suo corso prende Dal divino intelletto e da sua arte; E, se tu ben la tua Fisica note, Tu troverai, non dopo molte carte, Che 1' arte vostra quella, quanto puote, Segue, come il maestro fa il discente; Sì che vostr
Page 378 - Perché l'animo tuo tanto s'impiglia », disse '1 maestro, ,« che l'andare allenti? che ti fa ciò che quivi si pispiglia? Vien dietro a me, e lascia dir le genti: sta come torre ferma che non crolla già mai la cima per soffiar de...
Page 40 - Po discende per aver pace co' seguaci sui. Amor, ch'ai cor gentil ratto s'apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e '1 modo ancor m'offende. Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi vita ci spense ». Queste parole da lor ci fur porte.
Page 787 - Chi dietro a iura, e chi ad aforismi Sen giva, e chi seguendo sacerdozio, E chi regnar per forza o per sofismi, E chi rubare, e chi civil negozio, Chi, nel diletto della carne involto, S...
Page 41 - E cominciai: Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?