Nuova rivista storica, Volume 4

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Società editrice Dante Alighieri., 1920 - 24 pages
"Bibliografia italiana sulla guerra europea:" anno 1 p. [373]-380.
 

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Popular passages

Page 554 - ... perché il pensiero in tanto pensa i fatti in quanto ne discerne un aspetto speciale e costruisce sempre e soltanto storie di idee, di fantasie, di azioni politiche, di apostolati, e simili
Page 550 - ... una oscurità che cerca luce, ossia, come abbiamo detto, è una domanda che chiede risposta. Né solamente la risposta suppone la domanda, ma tale risposta, tale domanda. La risposta deve essere intonata alla domanda, perché altrimenti non sarebbe risposta, ma elusione di risposta. Il che torna a dire che la natura della domanda colora di sé la risposta, e che una definizione, considerata nella sua concretezza, appare determinata dal problema che la fa sorgere. Variando il problema, varia l'atto...
Page 556 - Livio), importa una folla di concetti, tanti quante sono le affermazioni storiche riassunte in quel periodo: chi non sa che cosa sia uomo, guerra, esercito, inseguimento, strada, campo, fortificazione, sogno, realtà, amore, odio, patria, e via enumerando, non è in grado di pensare un periodo come quello.
Page 554 - E se la storia contemporanea balza direttamente dalla vita, anche direttamente dalla vita sorge quella che si suoi chiamare non contemporanea, perché è evidente che solo un interesse della vita presente ci può muovere a indagare un fatto passato; il quale, dunque, in quanto si unifica con un interesse della vita presente, non risponde a un interesse passato, ma presente.
Page 550 - ... rappresentazione, è poi immanente nella singola, e perciò in tutte le rappresentazioni. Il concetto è l'universale rispetto alle rappresentazioni ... ; ma, giacchè il mondo della conoscenza è mondo di rappresentazioni, il concetto, se non fosse nelle rappresentazioni stesse, non sarebbe in nessua parte: sarebbe in un altro mondo, che non si può pensare, e, perciò, non è ... Se di un concetto si prova che è inapplicabile alla realtà, e cioè non è concreto, si viene insieme a confutarlo...
Page 143 - L'Italia, che va liquidando la sovranità temporale del papato, e ha raggiunta fra tutti gli stati risorti a nazione la più intensa unità politica, con oltre duemila anni di storia la più gloriosa, e in breve territorio la più spiccata varietà di attitudini nel proprio popolo, quali idee e quale forza può recare nella politica europea? In questo secolo non è più possibile parlare di primati come quelli antichi di Roma; la civiltà futura d'Europa potrà colorarsi vivamente ai riflessi del...
Page 551 - Ma la domanda, il problema, il dubbio è sempre individualmente condizionato: il dubbio del bambino non è quello dell'adulto, il dubbio dell'uomo incolto non è quello dell'uomo colto, il dubbio del novizio non è quello dell'addottrinato, il dubbio di un italiano non è quello di un tedesco, e il dubbio di un tedesco dell'anno 1800 non è quello di un tedesco dell'anno 1900...
Page 264 - ... di vanità offese, di lamentazioni sul passato che fuggiva, di terrori sull'avvenire che si preparava, un provvedimento da lui lungamente procurato, e che il più delle volte usciva guasto e tale che si stentava a ravvisarvi la nobile impronta dell'animo del suo autore...
Page 143 - ... francese e le nazionalità slave. La sua opera nel Mediterraneo può essere prevalente : i suoi addentellati storici col mondo greco-slavo le permettono un'ingerenza altrettanto fortunata che gloriosa, le sue affinità colla Francia e colla Spagna le assicurano con una alleanza l'invincibilità. Il suo nemico immutato è l'Austria; il mare, che può e deve essere suo, è l'Adriatico, mentre la Germania avrà il Baltico. La sua monarchia dei Savoia potrà accompagnare la rivoluzione nazionale...
Page 539 - Determinare se il tale o tal altro prodotto è in sé arte o storia è un compito ineseguibile giacché il prodotto estetico acquista o perde il carattere storico secondo le variabili circostanze che l'accompagnano. Ciò che nel medioevo era storia, per noi è poema: ciò che un tempo era cosmologia, per noi è mitologia; ed è da prevedere che molte, che per noi sono verità storiche, diventeranno pei posteri le nostre verità estetiche, le nostre poesie e le nostre mitologie...

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