Cosmogonia e antropogenesi secondo Dante Alighieri e le sue fonti

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Civiltà Cattòlica, 1922 - 303 pages
 

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Page 86 - Nel qual, sì come vita in voi, si lega. Per la natura lieta onde deriva, La virtù mista per lo corpo luce, Come letizia per pupilla viva. Da essa vien ciò che da luce a luce Par differente, non da denso e raro : Essa è formal principio che produce, Conforme a sua bontà, lo turbo e il chiaro.
Page 231 - Apri alla verità, che viene, il petto, e sappi che, si tosto come al feto l'articolar del cerebro è perfetto, lo Motor primo a lui si volge lieto sovra tant'arte di natura, e spira . spirito nuovo di virtù repleto, che ciò che...
Page 144 - ... intrea, Per sua bontate il suo raggiare aduna, Quasi specchiato, in nove sussistenze, Eternalmente rimanendosi una. Quindi discende all' ultime potenze Giù d' atto in atto tanto divenendo, Che più non fa che brevi contingenze ; E queste contingenze essere intendo Le cose generate, che produce Con seme, e senza seme il ciel movendo. La cera di costoro, e chi la duce, Non sta d...
Page 140 - Ne l'ora che comincia i tristi lai la rondinella presso a la mattina, forse a memoria de' suo' primi guai, e che la mente nostra, peregrina più da la carne e men da...
Page 15 - Poi cominciò: Colui che volse il sesto Allo stremo del mondo, e dentro ad esso Distinse tanto occulto e manifesto, Non poteo suo valor sì fare impresso In tutto l ' universo, che il suo verbo Non rimanesse in infinito eccesso.
Page 46 - Da lui, né dall'amor, che in lor s' intrea, Per sua bontate il suo raggiare aduna, Quasi specchiato, in nove sussistenze, Eternalmente rimanendosi una. Quindi discende all'ultime potenze Giù d'atto in atto, tanto divenendo, Che più non fa che brevi contingenze: E queste contingenze essere intendo Le cose generate, che produce, Con seme e senza seme, il ciel movendo.
Page 287 - E' par che voi veggiate, se ben odo, Dinanzi quel che il tempo seco adduce, E nel presente tenete altro modo. Noi veggiam, come quei ch' ha mala luce, Le cose, disse, che ne son lontano ; Cotanto ancor ne splende il sommo Duce: Quando s' appressano, o son, tutto è vano Nostro intelletto ; e s' altri nol ci apporta, Nulla sapem di vostro stato umano.
Page 20 - Forma e materia, congiunte e purette, uscirò ad esser che non avia fallo, come d'arco tricordo tre saette. E come in vetro, in ambra o in cristallo raggio resplende sì, che dal venire a l'esser tutto non è intervallo, così '1 triforme effetto del suo sire ne l'esser suo raggiò insieme tutto sanza distinzione in essordire.
Page 232 - L' anima d' ogni bruto e delle piante Di complession potenziata tira Lo raggio e il moto delle luci sante. Ma nostra vita senza mezzo spira La somma heninanza, e la innamora Di sè, si che poi sempre la disira.
Page 81 - Lo moto e la virtù de' santi giri, come dal fabbro l'arte del martello, da' beati motor convien che spiri; e '1 ciel cui tanti lumi fanno beilo, 130 della mente profonda che lui volve prende l'image e fassene suggello. E come l'alma dentro a vostra polve per differenti membra e conformate a diverse potenze si risolve, così l'intelligenza sua bontate multiplicata per le stelle spiega, girando sé sovra sua imitate.

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