Raccolta dei poeti satirici italiani: premessovi un discorso intorno alla satira ed all' ufficio morale di essa, Volume 1Dalla Società editrice della Biblioteca dei comuni italiani, 1853 |
Other editions - View all
Common terms and phrases
alfin allor altrui amor anco Apollo avea aver bella beltà biasmo Bione brama bugia buon Busiride cangia canto ch'è ch'io Chè chiama ciel colla costume Cratilo crin cuor d'ogni degno dice dolce donna duol empio Epicuro fama favellar Febo figlio Filodemo furor Ganimede gente gentil Giove Giunone gloria gran greco infame l'adulator l'alma l'opre lasciar lascivia Lazio lode logra lussuria MENIPPO mente merto Mira moglie mondo mortal mostro Muse musico Nabatei Nerone nobil nome Numi occhi oggi ognor omai Omero onori parlar pazzia pensier piacer piè Pindo pittor Platone plettro poeta pregio pria Priapo puote ragion s'io Salmace Salvator Rosa saper SATIRA Satire sciocco sdegno sente Socrate sozzo Sprezza suol suon superbia Taide Tebe Tessaglia uomo vanto vede veder vedrai veggio vergogna veste virtù virtude vizio voglia volgo volto vuol Zeusi
Popular passages
Page 360 - ... e chi si gratta, E chi vende ai baron le pere cotte: Un che piscia, un che caca, un...
Page 363 - Ma parlo del costume, in cui mi pare Che il vostro gran saper si cangi in vizio. Dovevi pur distinguere e pensare Che dipingevi in chiesa; in quanto a me, Sembra una stufa questo vostro altare.
Page 329 - Chè per parer filosofi e saputi, Se ne van per le strade unti e bisunti, Stracciati, sciatti, sucidi e barbuti: Con chiome rabbuffate ed occhi smunti, Con scarpe tacconate e collar storto, Ricamati di zacchere e trapunti.
Page 328 - Nessuno. E dell'amata sua con qual decoro I pidocchi colui cantando disse...
Page 340 - Son gli iniqui ed i rei, felici e vivi. Queste cose v'inspiri un santo zelo: Nè state a dir quanto diletta e piace Chioma dorata sotto un bianco velo. A che giova cantar Cintia e Salmace, 0 di Dafne la fuga o di Siringa, 1 lamenti di Croco o di Smilace? Più sublime materia un dì vi spinga; E si tralasci andar bugie cercando, Nè più follie genio dirceo vi tinga.
Page 385 - Mira i serpenti in bocca alle cicogne, e quel fumo ch'ai ciel gir non s'attenta, olocausto è di furti e di vergogne. Mira che del morir nulla paventa chi le carriere alle rapine ha ferme, e che un'idra de
Page 328 - Stelle gli occhi, arco il ciglio , e cielo il viso, Tuoni, e fulmini i detti, e lampi i guardi, Bocca mista d'Inferno, e Paradiso. Dir, che i sospiri son bombe e petardi , Pioggia d'oro i capei, fucina il petto , Dove il magnano Amor tempera i dardi.
Page 313 - Gli usi che noi pigliamo in giovinezza, Se non vi s'ha riguardo e gran premura, Si trascinano ancor nella vecchiezza. Piaga che non si tratta e non si cura. Maraviglia non è che poi marcisca, Chè il mutar vecchia usanza è cosa dura.
Page 266 - 1 giorno andar correndo in posta. Or , monsignor , voi mi potreste dire , Ben , chi sei tu che cerchi questo nome? Io mi vorrei di te meglio chiarire. Io son per dirvi il nome col cognome, E la forma d' un uom di ventott' anni Di scriver quasi dal piede a le chiome.
Page 323 - Offre alla mente mia ristretto insieme un indistinto caos vizi infiniti e di mille pazzie confuso il seme. Quindi i traslati ei paralleli arditi, le parole ampollose ei detti oscuri...