DEL PURGATORIO CANTO PRIMO Per correr miglior acqua alza le vele Omai la navicella del mio ingegno, E canterò di quel secondo regno, Ma qui la morta poesia risurga, O sante Muse, poichè vostro sono, Lo colpo tal, che disperar perdono. Che s'accoglieva nel sereno aspetto Dove l'uman spirito † 5 .10 15 Agli occhi miei ricominciò diletto, Tosto ch'i' uscii fuor dell' aura morta, Che m' avea contristati gli occhi e il petto. Lo bel pianeta che ad amar conforta, Faceva tutto rider l' oriente, Velando i pesci ch' erano in sua scorta. Non viste mai fuor che alla prima gente. 1 Goder O settentrional vedovo sito, Poichè privato se' di mirar quelle! 20 25 Che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista Portava a' suoi capegli simigliante, 35 Li raggi delle quattro luci sante Fregiavan sì la sua faccia di lume, Ch' io il vedea come il sol fosse davante. Che dalla prima gente † 40 |