Storia della citta di Roma nel medio evo dal secolo V al XVI.

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G. Antonelli, 1875
 

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Page 114 - In quel gran seggio, a che tu gli occhi tieni Per la corona che già v'è su posta, Prima che tu a queste nozze ceni, Sederà l'alma, che fia giù agosta, Dell'alto Arrigo, ch'a drizzare Italia Verrà in prima ch'ella sia disposta.
Page 50 - O iniqui cittadini che tutto il mondo avete corrotto e viziato di mali costumi e falsi guadagni! Voi siete quelli che nel mondo avete messo ogni malo uso. Ora vi si ricomincia il mondo a rivolgere addosso. Lo imperadore con le sue forze vi farà prendere e rubare per mare e per terra.
Page 267 - Di' oggimai , che la Chiesa di Roma , Per confondere in sé duo reggimenti , Cade nel fango, e sé brutta e la soma. O Marco mio, diss'io, bene argomenti; Ed or discerno perché dal retaggio Li figli di Levi furono esenti. Ma qual Gherardo è quel che tu per saggio Di' eh' è rimaso della gente spenta , In rimproverio del secol selvaggio ? O tuo parlar m...
Page 252 - Venir vedra' mi al tuo diletto legno, E coronarmi allor di quelle foglie, Che la materia e tu mi farai degno.
Page 31 - Vieni a veder la tua Roma che piagne, Vedova e sola, e dì e notte chiama : Cesare mio, perchè non m' accompagne ? Vieni a veder la gente quanto s' ama; E se nulla di noi pietà ti move, A vergognar ti vien della tua fama.
Page 784 - Per che più chiedere non si dee a vedere che speziai nascimento e speziai processo da Dio pensato e ordinato fosse quello della santa Città. E certo sono di ferma opinione, che le pietre che nelle mura sue stanno siano degne di reverenzia; e '1 suolo dov' ella siede sia degno oltre quello che per gli uomini è predicato e provato.3 CAPITOLO VI.
Page 350 - Toscana! che liberamente soltomisono la loro libertà al nuovo imperatore, ci da materia di ricordare per esempio del tempo avvenire , come col popolo romano i comuni d'Italia, e massimamente i Toscani.... parteciparono la cittadinanza e la libertà di quel popolo, la cui autorità creava gli imperadori: e questo medesimo popolo , non da sé, ma la Chiesa per lui, in certo sussidio de' fedeli cristiani, concedette l'elezione degli imperadori a sette principi della Magna.
Page 181 - In questo modo fu coronato a imperadore e re de' Romani Lodovico detto Bavaro per lo popolo di Roma, a grande onta e dispetto del papa e della Chiesa di Roma, non guardando niuna reverenza di santa Chiesa.
Page 293 - ... vengon per merito de le loro anime a le sante chiese, non erano difesi, ma erano scannati e derubati ; li preti stavano per mal fare ; ogni lascivia, ogni male, nulla giustizia, nullo freno : non c'era più rimedio, ogni persona periva. Quello avea più ragione, lo quale più potea co la spada.
Page 252 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà che fuor mi serra Del bello ovile ov' io dormii agnello Nimico a' lupi che li danno guerra; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta , ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò 'l cappello1 : Perocchè nella fede che fa conte L' anime a Dio, quiv' entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.

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