Raccolta di poesie satiricheSocietà tipografica de' Classici italiani, 1808 - 446 pages |
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abbia acro Alcindo alcun allor allume altrui anco Anfion asini assai Auconio avea aver Avrian bagattini barbagianni basta bella bestia biasmo bisogna brama brutto buon canto Cardinal carote casa cervello ch'a ch'è ch'ella ch'io che'l ciel contento convien corte credo d'ogni degno dico dolce donna Duca empio faccia figliuoli FRANCESCO SANSOVINO frati fuggir gente GIOVANNI MAURO Giove gran l'alma l'altro lascia Licaone lingua lode Menippo merto messer mille moglie mondo morte mostra musica nobil occhi oggi ognor ognun omai onor opra pazzo pensier petto piacer pianto piè piena Pietro Aretino pigliar Pittor plettri poco Poesie Satir Poeta pregio quei ragione s'io SALVATOR ROSA sangue santo saper saria SATIRA sien signor SONETT spesso spirto star suon superbia tosto trova vede veder veggio vendon vergogna veste virtù virtude viver vivo vizio vizj voglia volte vuoi vuol
Popular passages
Page 12 - Francia e Spagna; a me piace abitar la mia contrada. Visto ho Toscana, Lombardia, Romagna, quel monte che divide e quel che serra Italia, e un mare e l'altro che la bagna. Questo mi basta; il resto de la terra senza mai pagar l'oste andrò cercando con Ptolomeo...
Page 6 - Fa che la povertà meno m' incresca, E fa che la ricchezza sì non ami Che di mia libertà per suo amor esca : Quel ch'io non spero aver, fa ch'io non brami ; Che né sdegno né invidia mi consumi , Perché Marone o Celio il signor chiami : Ch' io non aspetto a mezza estate i lumi , Per esser col signor veduto a cena ; Ch' io non lascio accecarmi in questi fumi.
Page 12 - So ben che dal parer dei più mi tolgo, che '1 stare in corte stimano grandezza, che io pel contrario a servitù rivolgo. Stìaci volentier dunque chi la apprezza; fuor n'uscirò ben io, s'un dì il figliuolo di Maia vorrà usarmi gentilezza. Non si adatta una sella o un basto solo ad ogni dosso: ad un non par che l'abbia, a l'altro stringe e preme e gli da duolo.
Page 16 - Piegossi a me da la beata sede; la mano e poi le gote ambe mi prese, e il santo bacio in amendue mi diede.
Page 47 - Dio, non de' parerci strano se talor cade giù cieco e confuso. Ma tu, del qual lo studio è tutto umano e son li tuoi...
Page 26 - Ben scrivo a chi più tocca, ma non torna secondo ch'io vorrei mai la risposta.
Page 33 - Tor d' essi or uno , e quando un altro guida Fe i sette colli , che col libro in mano Roma in ogni sua parte mi divida. Qui , dica , il circo, qui il foro. romano , Qui fu suburra ; è questo il sacro clivo ; Qui Vesta il tempio, e qui il solca aver Giano.
Page 15 - ... figli, e il quarto, e fin che cessi l'ardente sete onde è ciascuno adusto...
Page 52 - Euterpe e tutte nove. Mi more il padre, e da Maria il pensiero Dietro a Marta bisogna ch'io rivolga; Ch'io muti in squarci...
Page 14 - Con uno esempio: leggilo, che meno Leggerlo a te, che a me scriverlo, costa. Una stagion fu già, che sì il terreno Arse, che'1 sol di nuovo a Faetonte De...